Grignani pronto a patteggiare un anno

Rimini

RICCIONE. “A volte esagero”. Il titolo del suo nuovo album, appena uscito, è la didascalia più aderente all’immagine del cantante Gianluca Grignani oggi alla sbarra davanti al giudice del Tribunale di Rimini Massimo Di Patria per i fatti accaduti a Riccione il 12 luglio scorso. In quell’occasione aveva davvero esagerato: in preda ai fumi dell’alcol, aveva dato in escandescenze all’interno dell’appartamento preso per le vacanze e poi aveva aggredito due carabinieri di Riccione. L’artista che da tempo non ha più neppure l’obbligo di firma impostogli inizialmente dopo la convalida è chiamato a rispondere per quello “scontro” di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel processo di oggi il giudice è chiamato a ratificare, se lo riterrà congruo, il patteggiamento che l’imputato ha concordato con il pm riminese Paola Bonetti: un anno di reclusione, con sospensione condizionale della pena, e un risarcimento economico nei confronti sia dei militari picchiati (cinquemila euro ciascuno) sia dell’Arma dei carabinieri (mille euro). Il cantautore aveva già chiesto scusa a loro e anche pubblicamente e parlato di un equivoco.

A pochi giorni dall’arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale Gianluca Grignani affidò il suo sfogo alle pagine di Vanity Fair. «Avevo finito lo Xanax, che prendo per l’ansia», disse. Il cantautore, che si trovava in vacanza a Riccione con la moglie e i figli, puntò il dito sulla mancanza del farmaco: «Non avevo la ricetta e non mi andava di girare per farmacie cercando chi me lo desse senza, perché a Riccione mi riconoscevano tutti. Però stavo male. Soprattutto non vedevo più niente. Mi succede sempre così quando sono troppo stressato: gli occhi non vedono più. Per calmarmi ho bevuto due birre, Francesca (la moglie, ndr) e i bambini erano usciti, c’era solo un amico». Anche se Grignani parla di due sole birre, gli esami effettuati in ospedale dove è stato accompagnato dopo l’arresto, hanno accertato un tasso alcolico molto alto. Il cantautore smentì anche di aver usato droga, anche nei giorni precedenti alla famosa nottata.

L’album “A volte esagero” registrato tra l’Air Studios di Londra e il Forward Studio di Roma, sembra cadere a fagiolo: è frutto di un lavoro durato due anni e contiene dieci nuove canzoni. «Racconto me stesso e la realtà che ci circonda - ha spiegato Grignani, nei giorni scorsi -. Nelle mie canzoni parlo di come un essere umano si può sentire, nel bene e nel male, shakerato in una società che non è quella che ci aspettavamo o che vorremmo».

 

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