Camporesi: sono pronto a dimettermi

Rimini

RIMINI. Prima che il caso degeneri, Luigi Camporesi elimina ogni possibile conflitto familiare all’interno del M5S. Lui è capogruppo in consiglio, la moglie Elena Cipolletta partecipa alle primarie on line per le regionali. Allora? Camporesi ha rimesso il suo mandato alla base del Movimento. Si deciderà alla prima assemblea utile.

Il fatto. In vista del rinnovo del consiglio regionale, sul blog di Beppe Grillo sono state lanciate le primarie on line: fino a giovedì scorso per iscriversi, fino a sabato per caricare i video promozionali. Ogni aspirante candidato M5S, si presenta e spiega il proprio programma. Per la provincia riminese, sono già in rete gli spot di Andrea Brunelli, Raffaella Sensoli, Fausto Battistel, Davide Varotti, Stefano Monti, Elena Cipolletta, Lorenzo Conti, Massimo Galli e Simona Benedetti. Quando saranno aperte le urne digitali delle primarie, via libera ai clic e i più votati andranno a comporre la lista dei candidati al consiglio regionale.

Già che ci siamo, ieri il leader M5S, Beppe Grillo, ha ufficializzato che il Movimento non parteciperà alle elezioni delle Province, diventate un ente di secondo livello.

Il caso. Elena Cipolletta è la moglie di Luigi Camporesi, capogruppo in consiglio comunale e candidato sindaco nel 2011. Non è certo un mistero, in più lo racconta lei stessa nel suo video elettorale. Fanno inoltre parte delle cronache, le critiche dedicate da Camporesi a tutti quelli che intendono la politica come una questione familiare, anche all’interno del M5S. Per questo motivo, anticipando tutti, ha rimesso il suo mandato nelle mani del Movimento.

Del resto le critiche erano già nel web. Ha scritto infatti il consigliere Simone Bertozzi (Pd). «A Santarcangelo, il mio amico Sacchetti fu massacrato solo per essere stato nominato assessore dalla presunta fidanzata. Dimenticandosi improvvisamente l’età, i meriti e le competenze di un giovane già presidente del consiglio, assessore e segretario del Pd». Va detto, però, i casi sono differenti: un assessore viene nominato, un consigliere regionale le preferenze se le deve conquistare.

Mi faccio da parte. «Come era ovvio aspettarsi - ha scritto ieri Luigi Camporesi - sono partite le allusioni, le dicerie, l’assimilazione pretestuosa e inconsistente del Movimento ai partiti maggiori di sinistra e di destra».

Quindi? «Mi vedo costretto a intervenire a tutela dell’immagine e dell’onorabilità del Movimento di Rimini pronunciandomi in merito. E’ per queste ragioni che, fin da ora, rimetto le mie dimissioni dalla carica di consigliere comunale alle decisioni della base». Per ora il web è unanime: respinte.

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