Biliardino umano, la spiaggia fa il botto

Rimini

RIMINI. E’ stato montato nel giro di tre giorni, la settimana scorsa, un lavoro faticoso che però a giudicare dai risultati sta dando i suoi frutti: c’è la fila al Bagno 17 Moai, zona Rimini sud, per disputare le gare di calcio balilla umano, dove frotte di bambini ma anche adulti si stanno fronteggiando in accese sfide per agguantare la vittoria che si raggiunge arrivando a sei gol.

Ma non è certo facile metterla in rete: si gioca massimo dieci contro dieci in un campo da 60 metri quadrati; non si può cercare la palla da dietro; al terzo cartellino giallo arriva l’espulsione. Ma soprattutto: non ci si può staccare dalle sbarre orizzontali, poste a un metro e dieci dalla sabbia, proprio come gli omini di un normale biliardino da bar.

Massimo Pracucci e suo nipote Marco, titolari dello stabilimento, hanno fatto centro proponendo quello che per il momento è l’unico campo di calcio balilla umano lungo la spiaggia. «L’idea ci è venuta vedendo una foto in Internet - spiega Massimo - e nel giro di poco tempo ho messo giù un progettino e l’abbiamo realizzato subito dopo Ferragosto: anche grazie all’aiuto dello staff, Stefano e Manuel, della Zafferani idrotermica tubazioni e della falegnameria Fellini».

Una lavoro di squadra completato dai «disegni degli stessi bimbi che hanno colorato bordi di legno del campo utilizzati come sponde», continuano i titolari del Bagno 17. Il risultato è che «abbiamo fatto centro, almeno a giudicare dal numero di persone che partecipa alle partite». E se nei primi giorni il campo da 10 metri per 6 si è riempito soprattutto di bambini, con il passare del tempo anche gli adulti hanno rotto gli argini e stanno iniziando a sfidarsi. Tanto che al Bagno stanno organizzando i primi tornei. Dove tra le regole da rispettare ci sarà anche quella del divieto di rullata, che in questo calcio balilla umano non sarà davvero difficile rispettare.

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