Morte misteriosa di una senzatetto

Rimini

RIMINI. «Sto male, molto male, aiutatemi». Sono le ultime parole che una senzatetto romena di 43 anni, ha scandito con un filo di voce al personale del 118 che venerdì mattina l’ha soccorsa nel cortile dell’ex caserma dei vigili del fuoco di via Dario Campana, diventata ormai rifugio e dormitorio per decine di sbandati.

Cosa le provocasse quel dolore lo stabilirà l’autopsia disposta dal pubblico ministero di turno Paolo Gengarelli. La donna, infatti, è stata dichiarata clinicamente morta 40 minuti dopo essere entrata in barella al pronto soccorso da dove era stata dimessa solo 48 ore prima. All’Infermi, si legge nella cartella clinica già in possesso della procura, c’era andata mercoledì mattina in ambulanza e poi, dopo essersene andata prima di essere visitata, con le proprie gambe nel pomeriggio. Solo allora all’infermiere del triage ha detto che due giorni prima aveva avuto una discussione con uno sconosciuto che l’aveva poi percossa e da quel momento aveva iniziato a soffrire di forti dolori addominali. Tutti gli accertamenti seguiti, radiologici in primis, avevano escluso lesioni e fratture così un paio d’ore più tardi la 43enne era stata dimessa con una prognosi di cinque giorni. Venerdì a mezzogiorno, però, quei dolori lancinanti sono ricomparsi, sempre più forti. I primi a prestarle soccorso, adagiandola su una coperta nel cortile dell’ex caserma, sono stati due uomini e una giovane ragazza che ha anche chiamato il 118 e agli infermieri ha consegnato il cd con gli esiti degli esami radiologici di mercoledì. A questo punto l’ambulanza è partita a sirene spiegate alla volta degli Infermi, ma proprio durante il tragitto il quadro clinico della paziente è crollato. Per questo gli infermieri hanno chiesto alla centrale operativa di Romagna soccorso di poter avere il supporto dell’auto medicalizzata con medico rianimatore a bordo. La paziente è stata intubata e rianimata per quaranta minuti una volta scaricata in ospedale, prima di essere dichiarata clinicamente morta. Del decesso il posto di polizia dell’ospedale ha prontamente interessato la squadra mobile e quindi la procura che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Un adempimento necessario per l’autopsia che sarà eseguita dal dottor Pier Paolo Balli.

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