Boom di processi penali e avvocati

Rimini

RIMINI. In tempi di crisi aumentano le denunce penali legate a liti da cortile destinate a continuare davanti al giudice dopo un paio di spintoni o di insulti.

Un fenomeno che ha a che vedere con l’esasperazione della gente, ma anche con la prospettiva, non scoraggiata mai abbastanza da certi avvocati, di racimolare qualche spicciolo di indennizzo.

I legali iscritti all’albo riminese, senza contare praticanti e categorie speciali, sono ben 1150.

Anche se altrove si registrano concentrazioni maggiori il rapporto tra avvocati e numero di abitanti è considerevole e superiore alla media nazionale.

Mettere in rapporto il boom delle toghe con quello, record, dei procedimenti penali a Rimini, è forse un azzardo (i numeri “metropolitani” vengono spiegati dagli esperti con la presenza turistica estiva), ma salta all’occhio, statistiche alla mano, la crescita esponenziale dei processi.

Il dato riminese relativo alle cause civili, penali e fiscali, avviate in primo grado è sopra la media italiana, ma è nel settore penale, stando ai dati raccolti e pubblicati dal “Sole 24 ore” che Rimini “spicca”.

Più di trenta processi ogni mille abitanti, dieci punti in più rispetto alla media nazionale, al dodicesimo posto davanti non solo a realtà come Napoli, ma anche a quasi tutte le altre città turistiche.

Al contrario, sul versante dei processi civili, Rimini è 57esima (41 ogni mille abitanti, la media nazionale è di 45,3). Capitolo a parte quello delle liti fiscali: Rimini è 69esima (1,7 giudizi per ogni mille abitanti, esattamente la metà dela media italiana che è di 3,4).

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