Mini-Imu, la ribelle Rimini sfida il ministero

Rimini

RIMINI. Il Comune va contro il Ministero sui pagamenti posticipati della mini Imu. «l’Anci e la legge ci danno ragione. La nostra battaglia perché si versi entro il 16 giugno va avanti». E parte la stoccata contro Bologna: «Non accettiamo lezioni».

Sta diventando un tutti contro tutti in cui si cerca di restare a galla nel mare di norme, indicazioni e diktat in arrivo da Roma. Il pagamento della mini Imposta municipale unica, che riguarda circa 40mila riminesi, è stata fissata dal ministero dell’Economia al 24 gennaio. Ma il Comune di Rimini, che giovedì ha annunciato il posticipo del pagamento al 16 giugno, è intenzionato a non fare retromarcia davanti allo spettro di sanzioni e impugnazioni di delibere da parte dello stesso ministero.

L’assessore al Bilancio Gianluca Brasini regala infatti le ultime novità sul tema e ribadisce che «l'iter amministrativo per consentire che la mini Imu possa essere pagata anche entro il 16 giungo verrà valutato e quindi proposto da lunedì (domani, ndr)». Avanti tutta, insomma. Almeno per il momento. Già perché lo stesso Brasini chiarisce che «siamo consapevoli che il quadro da Roma cambia di continuo».

A sostegno della propria decisione di fare slittare il pagamento, Palazzo Garampi cita un intervento di ieri dell’Anci Emilia-Romagna: «La legge consente, oltre ogni interferenza indebita del Mef (Ministero economia e finanze, ndr), che ogni Comune decida sulla base dei propri regolamenti ed esigenze se confermare al 24 gennaio o posticipare al 16 giugno».

Il riferimento legislativo a cui il Comune fa “appello” è lo stesso brandito in queste ore da un altro sindaco dissidente, Fabrizio Matteucci di Ravenna: l'articolo 52 della legge 446 del 1997, che confermerebbe come le amministrazioni locali possano decidere in autonomia i tempi di riscossione delle imposte.

Chi la spunterà in questa battaglia lo si saprà nei prossimi giorni: la scadenza del 24 gennaio è alle porte. Di certo c’è che Rimini non ha gradito le prese di posizione dei Comuni che hanno annunciato i pagamenti entro la scadenza parlando rischio sanzioni per chi slitta. Tra questi Bologna, che finisce nel mirino di Brasini: «Le lezioni non le accettiamo e nemmeno i maestrini: ricordo che la mini Imu c’è perché, sapendo dei rimborsi, nel 2013 tanti grandi Comuni hanno deciso di alzare l’aliquota prima casa. Bologna è tra questi».

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