Abusi edilizi, albergatore viola sigilli 5 volte per costruire un agriturismo: arrestato

Rimini

RIMINI. Per due anni non ha mollato la presa l’albergatore 47enne che si era messo in testa di costruire un agriturismo. Peccato per lui che l’immobile che stava cercando di edificare con le sue mani, aiutato da alcuni manovali, fosse all’interno di un’area, nella collina di San Lorenzo in Correggiano, sottoposta a vincoli paesaggistici, tanto da essere stata tutelata da un apposito decreto ministeriale per i Beni culturali e ambientali nel 1995. L’uomo è quindi finito in manette e condannato a 1 anno e 4 mesi di carcere, dopo avere violato i sigilli dei sequestri 5 volte, per tentare di portare a termine la propria opera.

L’albergatore 47enne originario di Morciano, “armato” di cazzuola e cemento, già dal 2012 aveva ignorato il fatto che l’immobile fosse stato sequestrato dopo un primo tentativo di ampliamento, che però era stato bloccato dalla polizia municipale. I sigilli erano stati ignorati una prima volta e i vigili erano tornati alla carica. Ma inutilmente: il gestore di hotel si era ripresentato sul posto riuscendo ad andare avanti nel proprio lavoro, incurante di tutte le segnalazioni all’Autorità giudiziaria e degli interventi degli agenti del Comune.

Una situazione che si è incancrenita con il passare del tempo, anche perché l’albergatore continuava a costruire ignorando in maniera palese tutti i sigilli e presentandosi alla luce del giorno per continuare le opere in muratura. Almeno fino a quando non sono subentrati gli uomini della Forestale nei mesi scorsi: è a quel punto che l’uomo si sarebbe fatto più guardingo, cercando di completare il suo agognato agriturismo senza però destare troppo clamore come aveva fatto nei mesi precedenti. Una nuova strategia che però non portato ai frutti sperati.

La Forestale ha infatti messo in campo i “mezzi pesanti”, facendo le ricognizioni aree con l’elicottero e facendo scattare anche una serie di appostamenti sul posto, nel corso di luglio. Un “accerchiamento” andato avanti a lungo che ha sortito gli effetti desiderati, arrivando quindi fino al blitz finale nella giornata di venerdì: gli uomini della Forestale si sono presentati in sei, certi che sarebbe stato uno scontro fisico, e hanno atteso che l’albergatore arrivasse nel cantiere “scortato” da alcuni manovali.

Colto in flagrante, l’uomo non ha però opposto resistenze ed è stato arrestato e processato ieri per direttissima: le imputazioni che gravavano su di lui, oltre alla violazione dei sigilli, erano relative alla normativa urbanistico-edilizia, sismica, e paesaggistico-ambientale. La condanna è stata di 1 anno e 4 mesi di reclusione e 600 euro di multa: tornato in libertà avrà l'obbligo della firma per 3 giorni a settimana. (simone mascia)

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