A14 ai novanta all'ora, attenti al Tutor

Rimini

RIMINI. Avviso a tutti conducenti che affascinati dalla “bellezza” del Nnuovo tratto a tre corsie dell'A14 da Rimini nord in giù sfrecciano gioiosi a 130 chilometri orari, con il viso segnato da grandi sorrisi, inevitabili ripensando alle lunghe code e ingorghi sorbiti per decenni. La terza corsia attesa più di trent'anni è sì praticabile, ma con un'avvertenza ineludibile: bisogna rispettare il limite di velocità per risparmiare punti sulla patente e una multa molto salata. I “90” chilometri orari segnalati con i cartelli piazzati su new jersey e guard rail, infatti, non devono essere assolutamente superati perché il tutor, il rilevatore di velocità media per tratto, è in funzione, ed è stato tarato non ai “normali” 130 velocità massima consentita sulle autostrade italiane ma appunto a “90”.

«Ma per quale motivo si deve continuare a viaggiare con il vecchio passo nonostante l'innegabile miglioramento della circolazione?» è la domanda che si fanno molti automobilisti? La risposta arriva da Società Autostrade “proprietaria” dell'A14. Sono due i motivi per cui il limite resta ancora fissato a 90 all'ora. Primo: il tratto ha ancora bisogno di qualche ritocco e quindi le imprese che hanno lavorato alla realizzazione dell'opera possono aver necessità da un momento all'altro di intervenire per eseguire dei lavori. Il secondo, in realtà il principale, è che il tratto tra Rimini e Cattolica, come tutte le opere ad alto interesse pubblico, è stato aperto un anno e mezzo fa anche senza i collaudi di legge spettanti all'Anas. Quando saranno ultimate le verifiche avverrà la consegna da parte delle imprese appaltanti a società Autostrade. Solo allora i cartelli che fissano in 90 chilometri all'ora il limite massimo, verranno definitivamente rimossi. Cosa che dovrebbe avvenire, ma il condizionale è d’obbligo, entro il 2014. Nel frattempo, se non si vuole incorrere nella decurtazione di 6 punti e in una multa che per chi supera i limiti in una forbice compresa tra i 40 e 60 chilometri orari vuol dire una multa variabile da minimo di 500 a un massimo di 2mila euro, l'unico accorgimento è quello di alzare il piede dall’acceleratore.

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