«Pantani è stato assassinato»

Rimini

CESENATICO. Nuova inchiesta sul caso della morte di Marco Pantani avvenuta il giorni di San Valentino di 10 anni fa in un residence di Rimini.

Gli anni di indagini difensive condotti dall’avvocato Antonio De Rensis hanno portato all’apertura di un fascicolo (per ora segretato) da parte del Pm riminese Elisa Milocco. L’ipotesi è che Pantani non sia morto per overdose da cocaina, come da tesi sostenuta in questi anni che ha portato anche a condanne (ed assoluzioni) tra le persone che l’avevano a lui ceduta e che frequentavano il Pirata nei giorni e nelle ore prima della morte. La tesi (inquietante) è che Pantani sarebbe stato costretto ad ingerire con la forza un quantitativo smodato di cocaina e che sia stato anche picchiato prima della morte.

Tra gli elementi che avrebbero persuaso la Procura ad indagare c’è anche una perizia medico legale secondo cui “le ferite sul corpo di Marco Pantani non sono auto procurate ma opera di terzi”. Solo il tempo dirà se questa inchiesta avviata dalla difesa poggi su solide basi o se sia soprattutto frutto della determinazione (presente fin dal primo minuto dopo la morte) da parte della famiglia di Pantani di vedere ricostruita una verità diversa e ancor più drammatica, rispetto a quella finora emersa dalle indagini condotte.

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