«Case sott'acqua, tutta colpa del Trc»

Rimini

RICCIONE. «Un allagamento così era dal 1976 che non accadeva», dice una signora che abita in viale Aosta, mentre mostra il segno dell’acqua che al seminterrato è arrivata a oltre un metro di altezza, danneggiando tutto. Con l’innalzamento del muro che sostiene la corsia preferenziale del Metrò di costa la carreggiata è stata ristretta, «già il sistema fognario non funzionava bene, ora i tombini di scarico sono stati anche chiusi - prosegue -, sono bastati 10 minuti di pioggia e si è allagato tutto. Prima con la carreggiata più larga l’acqua defluiva con maggiore facilità, adesso la pendenza scola solo verso le case».

L’acqua alta è arrivata fino alle vie laterali, in particolare in viale Moncalieri. «Ha distrutto tutto, divani, tavoli, tv; è tutto da buttare. Fortunatamente sono arrivati gli uomini della protezione civile, che ci hanno dato una grande mano». La strada mercoledì con l’acquazzone che si è abbattuto nel tardo pomeriggio si è trasformata in un canale.

«In due minuti si è allagato tutto», racconta una donna mentre ripulisce il garage, uno dei quattro della palazzina che si trovano nella stessa situazione, insieme con la figlia. «Un disastro del genere non era mai successo, altre volte era entrata un po’ di acqua, ma da quando stanno facendo i lavori del Trc la situazione è peggiorata». Alle ore 19 c’erano dagli oltre 30 centimetri a un metro di acqua. «Siamo riusciti a farci prestare due pompe dai vicini e abbiamo iniziato ad aspirare. Abbiamo chiamato anche i pompieri, che però hanno detto che avevano ricevuto molte chiamate e ci hanno messo in lista di attesa. L’acqua è arrivata fin dentro all’ascensore, non so qual è la causa, e a chi dare la colpa». I segni sono evidenti sui muri, mentre il salvabile è stato messo all’aria aperta ad asciugare.

«E’ la prima volta che l’acqua entra dalla porta - racconta un’altra signora - passavano le auto e le grandi onde che generavano sbattevano contro il muro e contro la basculante, sembravano come bombe». Un residente, considerata la situazione, «ha preso una delle transenne che si trovano nelle vicinanze del sottopasso e l’ha messa in mezzo alla carreggiata per impedire alle auto di passare e provocare ulteriormente danni». Negli scantinati, «i freezer carichi di provviste galleggiavano, l’auto non va più in moto. Abbiamo finito alle 22,30 di asciugare, che venga il sindaco Tosi a spalare l’acqua».

Un brutto “quarto d’ora” l’hanno passato anche i pavoni ospitati nella voliera del parco della Resistenza, allagata durante la forte pioggia. I poveri animali ne subiscono le conseguenze ogni volta che il laghetto s’ingrossa e finisce per inglobare la struttura.

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