Albergatori sulle barricate: «Basta previsioni a 10 giorni»

Rimini

RIMINI. «Chiamate gli albergatori o consultate i siti meteo istituzionali come quelli di Arpa o dell’Aeronautica militare, non fidatevi dei servizi meteo commerciali sul web. Con la nostra iniziativa su più piani vogliamo creare un effetto domino a livello nazionale, con l’auspicio che si faccia chiarezza a livello normativo».

È l’appello lanciato oggi al Grand Hotel dal presidente degli albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis a nome di tutti gli hotel della riviera contro i cosiddetti meteo-terroristi.

L’Aia rilancia la battaglia legale contro le previsioni «a 10 o 15 giorni, senza aggiornamenti a 24-48 ore malcostume che va avanti da anni sui siti commerciali».

Il danno economico in un week-end di alta stagione può arrivare fino a 10 milioni di euro, stimato l’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci. Ma i toni un po’ si affinano dopo le bordate dei giorni scorsi rimbalzate in tutta Italia. «Meteo-terrorismo è una parola esagerata, non è in corso una guerra ma un confronto serrato. Certo, nessuno ci deve mettere malizia» per dirla col presidente di Federalberghi Emilia Romagna Alessandro Giorgetti.

«Al momento non chiediamo ancora il risarcimento dei danni, per ora conduciamo un’azione di mediazione e quella civilistica ce la riserviamo. E appoggiamo un azione all’Antitrust per concorrenza sleale» precisa una Rinaldis determinata comunque a procedere, dopo aver incassato l’appoggio di tutti i colleghi della costa regionale (anche i ristobar e i bagnini di Rimini nelle ultime ore). Le previsioni ritenute corrette dagli hotel sono quelle di Arpa che non si addentra in previsioni dettagliate oltre i tre giorni.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui