Picchiata dal ragazzo, ora rischia la vista

Rimini

RIMINI. Pugni in faccia, schiaffi e calci, poi ancora botte da orbi, urla e minacce. La furia cieca della violenza si è abbattuta contro due donne nella nottata di ieri, in altrettanti episodi distinti, dove sono intervenute le forze dell’ordine per evitare che la situazione potesse sfociare in tragedia. E dove le ragazze, vittime delle aggressioni, sono state terrorizzate dai loro compagni maneschi tanto che una di loro, ricoverata con il rischio di perdere la vista, è scappata per paura di essere raggiunta anche lì, tra le mura dell’ospedale.

L’episodio più grave è avvenuto intorno alle 5, lungo via Catania, all’altezza di Rivazzurra: è lì che una ragazza di 25 anni è arrivata in lacrime all’interno di un residence, dove ha tentato di rifugiarsi chiudendosi a chiave in un bagno. Il custode, accortosi di quello che stava succedendo, è andato dalla giovane chiedendole di uscire. Una volta fuori, all’uomo è bastato uno sguardo per capire la situazione: la 25enne, infatti, aveva il volto tumefatto e numerosi lividi; ma soprattutto chiedeva aiuto. Il compagno, un modenese di origine sinti, la stava inseguendo dopo averla percossa in modo selvaggio, tanto da averle provocato numerosi traumi al volto, compresa una frattura all’orbita oculare. Prima che il ragazzo - 27enne alto un metro e novanta e quasi cento chili di peso - scoprisse dove la ragazza si era nascosta, è riuscita a intervenire una pattuglia della polizia municipale e una ambulanza del 118.

Il nascondiglio non è però durato a lungo e l’aggressore è riuscito a raggiungere la compagna, nonché madre dei suoi due figli piccoli. Poco importa che sul posto ci fossero già gli agenti della municipale: l’energumeno ha continuato a inveire in maniere plateale e a minacciare la ragazza. Quest’ultima, terrorizzata, è stata portata in ospedale ma la paura di essere raggiunta anche lì all’Infermi di Rimini era tanta. Ecco perché, in attesa del ricovero, nonostante le fratture e il rischio di perdere la vista a causa del trauma all’orbita oculare, la 25enne è scappata e ha fatto perdere le sue tracce. Intanto l’uomo, accusato di lesioni personali dolose, è stato processato ieri mattina per direttissima: ma la sentenza è stata posticipata visto che l’avvocato difensore ha chiesto i termini a difesa.

Altro episodio di brutale violenza è quello che si è verificato ieri poco dopo mezzanotte, in zona sud, all’altezza dei bagni 108 e 111: un tunisino 32enne ubriaco ha sferrato tre pugni al volto della ex compagna, un’italiana di 38 anni, e dopo avere continuato a picchiarla, le ha preso la borsa con dentro del denaro e due tablet. La donna è però riuscita a chiamare aiuto e sul posto è arrivata una pattuglia dei carabinieri: i militari sono riusciti ad arrestare il tunisino - che era ancora in spiaggia sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e di alcol - ma non senza difficoltà: solo al termine di una violenta colluttazione lo hanno ammanettato e portato in caserma con l’accusa di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, rapina e lesioni. Per la donna sei giorni di prognosi, per i carabinieri, invece, dieci giorni.

 

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