Trc, Riccione bocciata da Regione e Ministero

Rimini

RIMINI. Un cappotto. A livello tennistico si tradurrebbe in un pesante 6-0 6-0: i lavori del Trc vanno avanti; nessuna sospensione concessa; le varianti non sono state accettate; Regione e Ministero si schierano all’unisono e “respingono” tutte le argomentazioni portate da Riccione. L’incontro ieri a Roma, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha visto il sindaco della Perla Verde, Renata Tosi, uscire sconfitta nella battaglia per fermare (o almeno modificare) il Metrò di costa. Presenti al tavolo capitolino del Comitato coordinamento, che ha visto anche momenti di vivace scambio di opinioni, c’erano Ettore Incalza, capo della struttura tecnica di missione del Ministero; l’assessore regionale Alfredo Peri; il presidente di Agenzia mobilità Ermete Dalprato; l’assessore comunale di Rimini Jamil Sadegholvaad.

Un confronto serrato partito intorno alle 17 e andato avanti per due ore, in cui non si è trovato un punto d’accordo che sembra sempre più distante. Il problema che è subito emerso nel confronto è stato uno, di fondamentale importanza: la variante al progetto, presentata dalla Tosi, è stata giudicata «sostanziale». “Sentenza” arrivata in primis dal Ministero, che ha “condannato” il tentativo di cambio in corsa perché andrebbe a modificare tracciato, quadro economico, aree di lavoro e tecnologie adottate. Traduzione: si dovrebbe ripartire da zero. Dal ministero è quindi arrivata un’altra stoccata: per l’eventuale modifica sostanziale, il promotore dovrebbe essere la Regione, che dovrebbe a sua volta intervenire con il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe).

Gli enti locali, è stato spiegato alla Tosi, non hanno voce in capitolo, insomma. Nel caso ci fosse stato qualche dubbio, l’assessore Regionale Peri ha poi ribadito di non avere intenzione di prendere in considerazione la variante proposta da Riccione. Le modifiche, quindi, se ci saranno dovranno rientrare nel quadro economico già approvato e, come si è capito, dovranno essere non sostanziali. E intanto, aspetto da non sottovalutare, i lavori vanno avanti.

Da segnalare che il presidente della Provincia Stefano Vitali, che presiede il Comitato di coordinamento Trc, non ha ricevuto l’invito a partecipare: «Non mi sono certo offeso - ha chiosato - ma è l’ennesimo esempio surreale di come funzionano certi sistemi: è un altro pezzo dell’Italia di oggi».

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