Lo zio orco violenta la nipote di 11 anni

Rimini

 

RIMINI. Avrebbe avuto rapporti sessuali con la nipote di appena 11 anni nel periodo tra febbraio e marzo del 2013. Per questa ragione, il presunto responsabile, un 21enne africano, si trova indagato per violenza sessuale aggravata dal fatto che la vittima dello stupro è una minorenne. Le violenze si sarebbero consumate in casa del giovane, al quale la ragazzina era stata affidata dalla madre rientrata temporaneamente in patria. A raccontare quello che accadeva tra le mura domestiche, è stata la sorella del 21enne, una bambina di 13 anni, che ne ha parlato con un’amichetta. Quest’ultima ha detto tutto alla madre che a sua volta si è rivolta ai servizi sociali del Comune di Rimini per segnalare il caso. Così si è messo in moto tutto il meccanismo: la segnalazione è arrivata in procura e si è aperta l’indagine. Anche la stessa 11enne, non avrebbe fatto mistero di quello che le era accaduto. In alcuni sms inviati a una coetanea, all’epoca in cui si sarebbero consumate le violenze, aveva scritto che «lo zio va sempre in giro con i preservativi e mi segue». Stando a successive confidenze fatte alle amiche, la bimba, oggi 12enne, avrebbe ribadito che lo zio l’avrebbe inseguita per casa e l’avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali con lui. Quando la sorella 13enne del ragazzo si è resa conto di quello che accadeva in casa, si è confidata con un’amica che non ci ha pensato due volte a dire tutto alla madre capendo, qualora il reato venga accertato, la gravità della situazione. Adesso la piccola vive nel Riminese insieme alla mamma, rientrata dall’Africa. Ieri la bimba avrebbe dovuto essere sentita in tribunale dal gip Sonia Pasini, in udienza protetta con la presenza di una psicologa, ma non essendosi presentata per via di un imprevisto, l’udienza è stata rinviata a novembre. Il caso è stato seguito dalla polizia. Il 21enne è indagato e prima di prendere provvedimenti a suo carico si aspetta di sentire la bambina per sentire direttamente da lei come si sarebbero svolti i fatti.

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