Scatta la rivoluzione sulla viabilità

Rimini

RIMINI. Spazzare via i punti d’intasamento, circa una ventina a monte della ferrovia, dalla nuova Fiera a Miramare. Il tutto nel giro dei prossimi due anni e mezzo. L’intervento da oltre 3 milioni di euro è previsto lungo l’arteria di dieci chilometri punteggiata da una miriade di semafori da incubo: da via Emilia a via Matteotti, passando per via Roma fino a via Oliveti. E’ lì che ci sarà la costruzione di rotatorie - permanenti e sperimentali - in una lunga serie di incroci semaforici da incubo che saranno mandati in pensione. I lavori scatteranno «dalla seconda metà di luglio e finiranno nel 2016, senza soluzione di continuità». Il piano è stato presentato ieri in Comune dal sindaco Andra Gnassi e dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Biagini. Si partirà tra un paio di settimane con un primo stralcio da 1 milione 550mila mila euro per dieci interventi la cui conclusione e prevista nel prossimo dicembre.

Partendo dalla via Emilia, zona Celle, si posizionerà una rotatoria provvisoria all’incrocio con via Italia; poco più avanti verso sud, si interverrà sulla rotatoria tra via Emilia e via Bagli, mettendo in sicurezza l’uscita da via Bagli, ora nel mezzo di un mix di precedenze surreali. Altro intervento all’altezza dell’incrocio al cimitero monumentale, via dei Cipressi - via Emilia, dove è stato spento il semaforo. Il Comune metterà un’altra rotatoria o partorirà quello che Biagini definisce «un intervento strutturale in accordo con i commercianti».

In zona San Giuliano, all’interno del progetto di pedonalizzazione del ponte Tiberio, rientrano invece le eliminazioni dei semafori tra via XXIII Settembre 1845 e via Carlo Zavagli, quello più avanti verso sud tra via Matteotti e via Bissolati; mentre sarà tenuto «il semaforo a chiamata all’altezza della scuola e della clinica Villa Maria, così come tutti quelli a chiamata nei punti sensibili», chiarisce il sindaco.

I lavori non finiscono qui: in ordine cronologico saranno i primi partire a metà luglio quelli per la rotatoria tra via Roma e corso Giovanni XXIII. Sempre a partire da luglio, previste altre due rotonde sperimentali che si discostano di poco dall’asse principale, verso il sottopasso ferroviario: parliamo di quella da fare tra via Ravegnani e via Savonarola, altezza chiesa di San Nicolò; l’altra all’altezza del ponte della Resistenza, tra via Coletti e via Destra del Porto.

Tornando all’arteria principale oggetto di interventi, i lavori proseguiranno tra via Roma e via Gambalunga con la realizzazione di un’aiuola spartitraffico, mentre poco più avanti, altezza stazione ferroviaria, incrocio via Roma - via Dante arriverà una rotonda. Stesso discorso per l’incrocio tra via Roma e via Bastioni orientali, altezza parco Cervi, dove spariranno i semafori.

Nel 2015 partirà il secondo stralcio che dovrebbe costerà attorno ai due milioni per altri dieci interventi: il primo, la maxi rotatoria all’incrocio tra via Tripoli e via Roma, definito in Comune «il tappo per eccellenza». Poi stesso iter verso la nuova questura, altezza via Bassi-via Pascoli. Ma anche negli ultimi punti via i semafori e largo alle rotonde: via Marradi - via Melucci fino a via Ambrosoli - Fiabilandia. L’ultimo blocco riguarderà la rotatoria tra via Parigi e via Oliveti, dove si metterà in sicurezza la zona anche con l’allargamento di via Losanna fino alla rotonda via Cavalieri di Vittorio Veneto.

 

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