Alice Parma: io e Sacchetti ci siamo lasciati mesi fa

Rimini

SANTARCANGELO. La Parma e Sacchetti non stanno più insieme da tempo. «Come è normale che capiti, soprattutto fra ventenni, l’amicizia fra me e Sacchetti è diventata, per un certo periodo, un legame affettivo che da mesi non è più tale». Una dichiarazione a sorpresa, dopo mesi di silenzio, quella che Alice Parma, sindaco neoeletto del Pd, ha deciso di fare l'indomani dalla pioggia di critiche che sono arrivate dopo la nomina tra gli assessori di Filippo Sacchetti, conosciuto da tempo in città per essere il compagno della Parma. Un legame su cui i due non sono mai voluti entrare nel merito, nè prima nè durante la campagna elettorale, fino a ieri, «a causa – scrive il sindaco – della morbosa attenzione degli organi di informazione» che l'hanno costretta a «entrare nel merito di un rapporto amicale ed affettivo e quindi parlare della mia vita privata sulla stampa».

Ecco alcuni stralci della nota del sindaco di Santarcangelo: «Ho chiesto di non entrare nella mia vita privata e ho dichiarato che non avrei risposto a domande rispetto alla mia sfera affettiva. Tuttavia, il clamore sollevato dalla stampa e la violenza dei toni in merito alla nomina ad assessore di Filippo Sacchetti mi costringono mio malgrado, a rendere pubblico ciò che normalmente non si dovrebbe: entrare, cioè, nel merito di un rapporto amicale ed affettivo e quindi parlare della mia vita privata sulla stampa.

Come è normale che capiti, soprattutto fra ventenni, l’amicizia fra me e Sacchetti è diventata, per un certo periodo, un legame affettivo che da mesi non è più tale. Avrei dovuto darne comunicazione pubblica? Avrei dovuto esplicitarlo in campagna elettorale quando esponenti della destra tentavano di metterci in difficoltà per il nostro comune impegno all’interno del Pd?

Mi vedo ora costretta a parlare della mia vita privata solo per la morbosa attenzione che gli organi d’informazione hanno riservato a questa vicenda tentando di costruire l’ennesima prova della malapolitica, in questo caso con l’aggravante che si tratta di giovani. Peccato che non sia così! Peccato soprattutto che quella malapolitica che per troppo tempo ha riempito i giornali di favoritismi e di carriere improbabili all’ombra di potenti, abbia finito con il contagiare anche chi fa informazione che con una vena maschilista non ha resistito al titolo “La sindachessa si porta in giunta il fidanzato”.

È sacrosanto che la stampa faccia il proprio mestiere; meglio se nell'interesse dell'opinione pubblica, che non è sempre e solo interessata ai gossip, specialmente se non veritieri. Ed è altrettanto sacrosanto per noi potere lavorare nel migliore dei modi, e nell'interesse dei cittadini, tanto di quelli che ci hanno votati, che di quelli che hanno preferito altre forze politiche. Abbiamo quindi bisogno di ristabilire immediatamente un clima di serenità; per farlo, dunque, procederò da domani con azioni legali nei confronti di chiunque continuerà a parlare di fidanzati in giunta».

 

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