Testamento biologico, ci pensa il notaio

Rimini

RIMINI. Testamento biologico, un deciso passo in avanti. Chi ha già scelto di rifiutare l’accanimento terapeutico, può andare direttamente dal notaio.

Il fatto. L’assessore Irina Imola e il notaio Rosa Menale, presidente del Consiglio notarile di Forlì-Rimini, hanno sottoscritto la convenzione sulle cosiddette Dichiarazioni anticipate di trattamento. Rimini fa così seguito all’adesione al testamento biologico da parte di Bologna, Forlì, Ferrara, Modena, Piacenza e Reggio Emilia. In attesa di una legge nazionale che regoli la materia, Palazzo Garampi ha scelto di inserirsi fra le realtà che tutelano la libera volontà.

La novità. La Dichiarazione anticipata di trattamento è un atto scritto contenente le dichiarazioni rese da un residente del Comune relative alla volontà di essere sottoposto o meno, in caso di malattie o traumatismi cerebrali che determinino una situazione irreversibile di incapacità della persona a manifestare il proprio consenso o rifiuto, a trattamenti sanitari che comportino l’uso di macchine o sistemi artificiali. Ora, grazie a questa collaborazione, quando ricevono le dichiarazioni da parte di cittadini italiani e non, purché residenti nel Comune, ai notai spetterà comunicare all’apposito registro comunale l’esistenza, presso il proprio studio, di queste dichiarazioni e l’inserzione dei dati di coloro che le hanno presentate.

Il registro comunale è aperto a tutti i cittadini residenti, con lo scopo di garantire la certezza della data di presentazione, della provenienza e della reperibilità delle dichiarazioni e dell’indicazione del fiduciario. Le modalità e i tempi di attivazione del servizio, saranno immediati.

I commenti. «Oggi possiamo veramente affermare che Rimini abbia compiuto un ulteriore passo avanti sui temi dei diritti civili - ha detto l’assessore Imola -. Con la modifica della delibera del consiglio del luglio 2010, daremo infatti, a tutti i cittadini, la possibilità di formulare liberamente il proprio testamento biologico».

«Si tratta di un servizio fondamentale reso ai cittadini - ha aggiunto Rosa Menale -. Da sempre i notai conservano e trasmettono documenti probatori della volontà in materia immobiliare, familiare, successoria. Anche in questo caso, il contributo notarile segue la stessa linea, superando qualsiasi giudizio personale, morale, religioso sul tema della dichiarazione di volontà contenuta nel cosiddetto testamento biologico».

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