Enac: via libera, l'aeroporto può volare

Rimini

RIMINI. Tutto a posto. Enac accende il semaforo verde e l’aeroporto di Miramare può continuare a volare fino a ottobre. Le risorse ci sono, sufficienti a garantire i livelli di sicurezza. E’ la sintesi del vertice a Roma, al quale hanno partecipato il presidente provinciale Stefano Vitali e il sindaco Andrea Gnassi. Ricordiamo che Aeradria è fallita e la gestione dello scalo è affidata a un curatore.

Il fatto. «Se il Fellini non ha la liquidità necessaria per andare avanti saremo costretti a chiudere l’aeroporto». Lo aveva detto un paio di settimane fa il presidente dell’Enac, Vito Riggio. Non solo. Aveva anche chiesto alla sua direzione generale di assicurarsi con il commissario Renato Santini se «esistono i requisiti finanziari necessari per gestire lo scalo riminese in un conteso di sicurezza operativa».

L’estrema conseguenza. Nella peggiore delle ipotesi, tali da compromettere l’operatività dello scalo, l’Enac avrebbe potuto bloccare l’attività di volo fino all’espletamento della gara e l’individuazione di un nuovo soggetto a cui affidare la gestione dell’aeroporto: la data della bando è slittata dal 9 giugno al 14 luglio.

Tutto a posto. Ieri pomeriggio a Roma, durante un incontro alla direzione generale dell’Enac, il presidente Riggio ha incontrato i rappresentanti degli enti locali, a partire dal sindaco Andrea Gnassi e dal presidente della Provincia Stefano Vitali. Si è preso atto che Enac «continua nella propria attività di monitoraggio sul rispetto degli standard di operatività dell’aeroporto che, a oggi, non presentano elementi di criticità»: informa Enac in una nota.

Non solo. L’ente nazionale spiega che proseguirà, come da competenza istituzionale, a monitorare la situazione dello scalo riminese «come, peraltro, avviene per tutti gli altri aeroporti aperti al traffico commerciale».

I soldi per mantenere i voli almeno fino all’estate, grazie alla colletta promossa tra le associazioni di categoria dal prefetto Claudio Palomba, ammontano a 800mila euro e sulla carta dovrebbe bastare.

Il commissario Santini aveva risposto a Riggio smentendo ogni fattore di criticità, «tantomeno idoneo a compromettere la sicurezza operativa dello scalo», e rilevando anzi un «positivo andamento dell’esercizio provvisorio, in linea con le previsioni, e un rafforzamento finanziario rispetto al periodo pre-fallimentare passato».

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