Violenta la figlia 15enne dell'ex compagna

Rimini

RIMINI. Stuprata nel proprio letto dall’ex compagno della madre che ha approfittato di lei dopo una notte a base di alcol e droga in discoteca. Una violenza di cui la 15enne riminese, per colpa appunto dei fumi della notte brava, aveva solo un vago ricordo. Come fare quindi per incastrare il bruto senza correre il rischio di essere smentita? La ragazzina non si è persa d’animo e prima di denunciarlo alla mamma, lo ha sollecitato a vantarsi delle sue gesta ed ha registrato la sua confessione. Un lavoro certosino e pesantissimo: per avere le prove, infatti, è stata costretta a soggiacere alle sue morbose attenzioni anche perché, in quello stesso periodo, non poteva uscire di casa: era in convalescenza dopo un brutto infortunio.

Il suo lavoro da investigatrice è stato premiato: sulla scorta delle indagini sviluppate dai carabinieri della stazione Flaminia, il pubblico ministero Marino Cerioni ha ottenuto per il bruto, un 55enne non riminese, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari dal giudice Fiorella Casadei. Manette fatte scattare domenica scorsa dove lo stupratore ha fatto rientro a fine anno. L’uomo aveva avuto una lunga relazione con la mamma della 15enne dalla quale era nata una prima figlia, oggi 20enne. Quando il 55enne aveva perso il lavoro, la donna lo aveva ospitato in casa in attesa che si rimettesse in sesto. Nello stesso periodo, era l’agosto dello scorso anno, la 15enne aveva avuto un incidente, subendo una serie di fratture che l’avevano costretta a casa e costantemente in contatto con l’ex della mamma.

Una notte, dopo che la ragazzina era tornata da una serata con gli amici, l’uomo si era introdotto nel letto dell’adolescente facendo sesso con lei. La mattina dopo, la ragazza si era ritrovata l’uomo nel letto, senza ricordare nulla a causa degli alcolici bevuti e dell’hashish fumato, ma nutrendo un terribile sospetto. Da quella notte erano poi iniziate le pressioni e le intimidazioni da parte dell’uomo sulla ragazzina che rifiutava le avances sessuali. Ai rifiuti, l’uomo opponeva la minaccia di rivelare quello che era successo. La reazione della ragazzina a quel punto era stata scaltra. Nascondendo il cellulare in tasca aveva registrato le conversazioni col bruto riuscendo a fargli confessare l’accaduto. Con quelle registrazioni ha poi detto tutto alla mamma con cui lo scorso dicembre si è presentata dai carabinieri. Le indagini hanno confermato la versione della ragazzina e il pm Marino Cerioni, come detto, ha chiesto l’arresto del violentatore. L’uomo è controllato grazie al braccialetto elettronico.

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