RIMINI. V Peep, arrivano le lettere per la messa in mora, scatta il sit in in piazza Cavour. Alla fine sono state recapitate (stanno continuando ad arrivare anche in queste ore) le missive da parte del Comune in cui si chiede ai cittadini (870 famiglie) di pagare i maggiori oneri di esproprio, una cifra che varia dai 2 agli 8mila euro ad abitazione. Trenta giorni è il range di tempo in cui la cifra deve essere pagata. Un’azione che ha fatto scattare la protesta dei residenti che hanno organizzato per domani, dalle 16 alle 19 in piazza Cavour, un sit in di protesta proprio per «richiamare l’attenzione – spiegano dal comitato V Peep che prevede la presenza di almeno 300 o 400 persone – sulle richieste di pagamento che ci sono arrivate. C’è gente che addirittura deve pagare oltre 10mila euro. La rabbia è tanta». Anche perché le lettere sono arrivate a percorso legale non ancora concluso, anche se l’ultima parola sulla faccenda probabilmente è lontana. L’ultimo atto ha visto la mancata concessione della sospensiva dei pagamenti da parte del Consiglio di Stato, prevedendo di poter non riconoscere come propria la giurisprudenza nel merito. Merito che ancora, però, si sta aspettando.
Ma il comitato non si arrende e oltre alla piazza sta pensando a cosa fare in tribunale: oltre al già annunciato ricorso in Cassazione per individuare il giudice che dovrà decidere nel merito dell’annosa questione, i residenti stanno anche valutando di chiedere allo stesso Consiglio di Stato (dove appunto si è in attesa del giudizio) una nuova sospensione dei pagamenti, ora che le lettere sono effettivamente arrivate e il potenziale danno per i cittadini si è manifestato davvero.
Resta aperta la questione del calcolo dei riscatti (dai 35 ai 50mila euro) per cui da mesi è stato aperto un tavolo con l’amministrazione comunale anche se al momento, nonostante l’impegno di alcuni politici locali, manca la data di un prossimo incontro. I tempi del percorso legale però non dovrebbero essere lunghissimi: per il ricorso in Cassazione si spera in un esito in 5 mesi, anche se poi si dovrà attendere non poco per un giudizio nel merito della questione, mentre per la sospensiva il comitato spera di ottenere un risultato almeno prima delle ferie estive.
Sempre in Cassazione è pendente un altro ricorso, questa volta mosso dal Comune dopo che il tribunale non ha riconosciuto la propria giurisprudenza su un caso analogo, quello del Peep di Santa Giustina.