Cento in marcia per decoro e sicurezza

Rimini

RIMINI. In marcia contro la prostituzione.  Si  è presentato oltre un centinaio di persone per la protesta simbolica di ieri sera, a partire dalle 21.30, contro l’invasione delle lucciole nelle strade riminesi e riccionesi. Un fume di partecipanti, “armati” solo di cartelli in cui si esprimeva tutto il malessere che serpeggia. Il gruppo si è snodato a partire dalla Perle Verde, da piazzale Allende (di fronte all’hotel Le Conchiglie) e poi ha proseguito fino a piazzale Azzarita. Una parte dei presenti si è invece diretta verso Rimini, raggiungendo Miramare  per poi proseguire a Rivazzurra fino a raggiungere Marebello. 
Posti, questi ultimi, che nelle scorse settimane hanno visto delle iniziative simili fatte sempre  con lo stesso intento. Proprio come spiega il presidente di Aia Riccione, Bruno Bianchini, che  prima fare partire la camminata ribadisce:  «Non vogliamo trovarci come gli ultimi due anni». Un pensiero, questo, condiviso anche dall’Associazione albergatori Rimini, dalla Confcommercio e dall’Associazione Miramare da Amare, oltre a numerosi comitati di Rimini sud. Tutti schierati per questa iniziativa che anche nella serata di ieri ha raccolto un numero importante di adesioni, confermando che «il problema è molto sentito», come precisa ancora Bianchini, «vogliamo dare un segnale forte: siamo pronti a collaborare con le forze dell’ordine per non ritrovarci con una escalation di prostitute che ha danneggiato in modo molto pesante l’immagine del nostro turismo». 
Da ricordare che l’amministrazione di Rimini è pronta con una nuova ordinanza anti prostituzione, che non prevederà più la denuncia penale, “arma” disinnescata nel dicembre scorso dal tribunale, in base alla leggi vigenti in Italia.
RIMINI. In marcia contro la prostituzione.  Si  è presentato oltre un centinaio di persone per la protesta simbolica di ieri sera, a partire dalle 21.30, contro l’invasione delle lucciole nelle strade riminesi e riccionesi. Un fume di partecipanti, “armati” solo di cartelli in cui si esprimeva tutto il malessere che serpeggia. Il gruppo si è snodato a partire dalla Perle Verde, da piazzale Allende (di fronte all’hotel Le Conchiglie) e poi ha proseguito fino a piazzale Azzarita. Una parte dei presenti si è invece diretta verso Rimini, raggiungendo Miramare  per poi proseguire a Rivazzurra fino a raggiungere Marebello. Posti, questi ultimi, che nelle scorse settimane hanno visto delle iniziative simili fatte sempre  con lo stesso intento. Proprio come spiega il presidente di Aia Riccione, Bruno Bianchini, che  prima fare partire la camminata ribadisce:  «Non vogliamo trovarci come gli ultimi due anni». Un pensiero, questo, condiviso anche dall’Associazione albergatori Rimini, dalla Confcommercio e dall’Associazione Miramare da Amare, oltre a numerosi comitati di Rimini sud. Tutti schierati per questa iniziativa che anche nella serata di ieri ha raccolto un numero importante di adesioni, confermando che «il problema è molto sentito», come precisa ancora Bianchini, «vogliamo dare un segnale forte: siamo pronti a collaborare con le forze dell’ordine per non ritrovarci con una escalation di prostitute che ha danneggiato in modo molto pesante l’immagine del nostro turismo». Da ricordare che l’amministrazione di Rimini è pronta con una nuova ordinanza anti prostituzione, che non prevederà più la denuncia penale, “arma” disinnescata nel dicembre scorso dal tribunale, in base alla leggi vigenti in Italia.

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