«Nel Trc già investiti30 milioni di euro:un insulto buttarli via»

Rimini

 

 

RICCIONE. «Nel Trc sono già stati investiti 30 milioni di euro, sarebbe un insulto buttarli via. E’ un’opera che si può migliorare e correggere ma spetta agli enti locali indicare eventuali cambiamenti». Il ministro ai Trasporti e alle infrastrutture Maurizio Lupi detta la linea sul futuro del metrò di costa.

Il Trc. Sul Trasporto rapido costiero si gioca quasi tutta la campagna elettorale di Riccione. E Lupi ci mette poco a capirlo. Anche perché dalla platea tutti chiedono lumi solo su un unico argomento. Ma una premessa è d’obbligo e spetta all’onorevole Sergio Pizzolante: «Io sono sempre stato contrario al Trc, soprattutto perché la sua gestione costa troppo. Nel 2008 sono stato persino tacciato di aver lavorato per due anni per bloccare i finanziamenti. Tanto che Provincia e Comune hanno scritto una lettera all’allora ministro Tremonti per intimare lo sblocco dei finanziamenti. E’ un’opera fortemente voluta dalla Regione e non dall’Ncd».

«Ma siccome il 30 per cento dell’intervento è completato - si inserisce Lupi - non avrebbe senso fermare tutto, tanto più che si tratta di lavori quasi totalmente finanziati. Il metrò costa 90 milioni di euro, 80 sono stati trovati tramite gli enti locali e la legge obiettivo. Ne mancano solo 10, serve un’azione di responsabilità per andare avanti».

Magari con delle correzioni al tracciato: «Rimini ha già finito il suo Trc - spiega Pizzolante - ora l’opera entra a Riccione. Possiamo aprire una discussione per un progetto diverso, magari modificando il terminal che potrebbe essere al Marano» e non più nel cuore di Riccione.

Ma il ministro avverte: «Dipenderà dal nuovo sindaco proporre un tracciato diverso, sulle modifiche non decide il governo. Nel caso di stop ai lavori, come per il ponte sullo stretto di Messina, verranno aperti dei contenziosi che ovviamente hanno dei costi che in questo momento non sono in grado di verificare. Ma ognuno si deve assumere le proprie responsabilità».

L’aeroporto. Il ministro Lupi ha parlato anche dell’aeroporto di Rimini. «Il bando per il Fellini è stato pubblicato e manca ormai poco al 9 giugno quando è in programma l’apertura delle buste». Ma precisa: «Come governo abbiamo chiesto alla Regione Emilia Romagna di tornare a fare sistema. Non è più accettabile che non ci siano delle priorità, che aeroporti così vicini come Rimini, Forlì, Bologna e Parma non siano in rete. Il rischio è che, prima o poi, qualcuno fallisca. Il Marconi è strategico, gli altri scali devono però essere complementari, in mano al pubblico o al privato è indifferente. Ma in futuro stringeremo i lacci degli scali: chi non raggiunge il pareggio di bilancio, non venga a chiedere soldi allo Stato».

Il “blitz” dei grillini. Fra il pubblico, ad ascoltare le parole del ministro, c’è anche l’onorevole del Movimento 5 Stelle Giulia Sarti seguita da alcuni militanti. L’onorevole si infervora quando Lupi accusa i grillini «di un’ideologia esasperata e violenta perché non riconosce gli errori». E chiede a più riprese la parola. L’onorevole Pizzolante spiega che si tratta di una riunione dell’Ncd e che, se Sarti intende rivolgere delle domande al ministro, può farlo quando vuole in Parlamento. L’onorevole a 5 Stelle desiste ma al termine chiarisce con Pizzolante : «Ci avete tirato in ballo è un nostro diritto replicare. Ci sono tre esposti e un ricorso pendenti: il Trc si può fermare eccome».

 

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