Campo lavoro, da usato e lotteria 85mila euro

Rimini

RIMINI. Campo lavoro, aumentano i ricavi. Sono 85mila gli euro totalizzati grazie ai mercatini dell’usato e alla lotteria e, se ancora si attende il risultato definitivo, i dati parziali superano di ben 15mila euro quelli dell’anno scorso. Anche la lotteria ha fatto la sua parte in questa gara di solidarietà a favore delle missioni diocesane nei paesi più poveri del mondo: sono stati oltre 32 mila i biglietti venduti per un incasso di 16 mila euro. La fortuna ha baciato i campolavoratori di Bellaria (per il secondo anno consecutivo) che si aggiudicano il 1° e 3° premio. Il 2° premio è andato invece ad un biglietto venduto a Riccione mentre Rimini si deve accontentare del 4° e 5° premio in palio. Sommando l’incasso della lotteria ai quasi 70 mila euro provenienti dai mercatini dell’usato, il campo lavoro 2014 totalizza al momento oltre 85 mila euro di utili a cui andranno aggiunti i ricavi derivanti dalla vendita dei rottami sul mercato del recupero. Ma per pesare e contrattare la montagna di ferro, carta, indumenti accumulati sui piazzali di raccolta occorrerà del tempo e un risultato definitivo si potrà avere solo tra alcune settimane. L’anno scorso il campo totalizzò un utile complessivo di 172 mila euro destinato al sostegno di una quindicina di progetti.

Ma tanta è la soddisfazione dei volontari. Ovunque, nei 6 centri raccolta di Rimini, Riccione, Cattolica, Bellaria, Santarcangelo, Villa Verucchio i volontari raccontano che la partecipazione è aumentata, così come l’entusiasmo e la voglia di “sporcarsi le mani” in una iniziativa che ormai non conosce confini. Sono diverse le principali destinazioni del ricavato: la missione diocesana in Albania (progetto educativo Shen Asti per minori a rischio di abbandono scolastico), la missione di Maria Negretto in Cameroun (reinserimento sociale di minori ex carcerati), la missione delle suore riminesi di Sant’Onofrio in Etiopia (completamento Centro di formazione professionale per ragazze), la missione di suor Viola Akulu in Uganda (costruzione di una scuola materna), l’associazione Papa Giovanni XXIII in Bangladesh (centro di fisioterapia all’interno della missione). Senza dimenticare i poveri della porta accanto, con un contributo che sarà assegnato alla Caritas diocesana per sostenere famiglie immigrate in difficoltà economica residenti nel riminese.

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