Immunodepressa colpita da morbillo a Rimini, la 14enne sta meglio

Rimini

RIMINI. Le condizioni "inizialmente preoccupanti", dell'alunna riminese immunodepressa contagiata dal morbillo "sono ora fortunatamente in miglioramento". Lo annuncia l'Ausl Romagna, che pero' lancia un appello a chi, anche a Rimini, non vuole vaccinare se stesso o i propri figli altrimenti "a rimetterci sono i più deboli". E' il direttore del Dipartimento di Sanita' pubblica dell'azienda sanitaria romagnola, Raffaella Angelini, a ricordare che l'impiego su larga scala delle vaccinazioni pediatriche "è mirato principalmente alla protezione individuale di coloro che le effettuano", ma "ha anche lo scopo di proteggere coloro che, a seguito di problemi di salute, come il caso in questione, non possono effettuare le vaccinazioni" evidenziando come nel Riminese la copertura media in provincia non ha ancora raggiunto la soglia del 95%.

La ragazza, 14 anni, ha subito in passato un doppio trapianto di fegato a Bergamo; un primo intervento quando aveva appena un anno di vita, un secondo l’anno successivo. Giunta in ospedale con la febbre alta, lo sfogo cutaneo ha indotto a ritenere fosse stata contagiata dal morbillo, come poi le analisi hanno confermato. Isolata nel reparto di pediatria, nel frattempo l'Ausl Romagna ha avviato una osservazione epidemiologica tra i suoi contatti, compagni di classe, familiari e altre persone che a qualsiasi titolo abbiano avuto contatti personali con lei, in modo da "limitare, per quanto possibile, il propagarsi del contagio attraverso l'offerta della vaccinazione a coloro che, tra i contatti, non l'abbiano già effettuata e non abbiano già avuto la malattia", conclude l'azienda.

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