La Romagna va alla conquista della Russia

Rimini

Rimini. La Romagna e la sua Riviera sono pronte a tornare protagoniste nel mercato del turismo russo: la conferma arriva dal Mitt di Mosca, una delle cinque fiere del turismo più importanti al mondo, dove Visit Romagna ha ricevuto la massima attenzione da parte sia degli operatori di settore che della stampa, specializzata e generalista, nello stand della Regione che ospita ben 13 operatori. Romagna che è stata al centro di un incontro con la stampa a cui hanno partecipato 35 tra direttori di testate, giornalisti e influencer: tra i presenti anche Komsomol'skaja Pravda (quotidiano più venduto in Russia con 3 milioni di copie), Russia 1, il canale principale della tv pubblica con 50 milioni di spettatori, Itar-Tass, l’agenzia di stampa ufficiale del Paese, e Vedomosti, il quotidiano economico di riferimento che veicola in Russia il prestigioso inserto del Financial Times “How to spend it”. E proprio Alexander Gubsky, vicedirettore di quest'ultimo giornale, ha intervistato Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e presidente di Visit Romagna. Tra gli argomenti trattati: rinnovamento dei waterfront, i nuovi grandi contenitori culturali in arrivo, come il Museo Fellini a Rimini. Sempre Gnassi questa mattina ha incontrato i responsabili del Museo di Mosca per ragionare di possibili collaborazioni in vista delle celebrazioni per il centenario della nascita di Fellini, in programma nel 2020. A far incrementare l’interesse nei confronti della Romagna da parte del mercato russo contribuisce sicuramente anche il gran numero di collegamenti aerei attivi verso l’aeroporto Federico Fellini di Rimini. Ogni settimana sono in programma 29 voli da Mosca, 6 da San Pietroburgo e 3 da Ekaterinburg, Rostov e Krasnodar che sono stati presentati direttamente dall’amministratore delegato di AIRiminum 2014, Leonardo Corbucci.

“La Romagna e la sua Riviera sono pronte a tornare a essere una meta di riferimento per un mercato storicamente importante come quello russo: nonostante alcune difficoltà strutturali come la crisi del rublo, sono gli stessi operatori del turismo locali a dirci che le previsioni sono più che positive - commenta Gnassi-. E ciò accade perché stiamo raccogliendo i frutti di un lungo lavoro congiunto da parte della Regione Emilia-Romagna, di Visit Romagna, dei singoli Comuni e anche di tanti privati. Abbiamo raccontato, a chi fa turismo e a chi ne scrive, la Romagna come una terra di grandi tradizioni sempre pronta a cambiare per migliorarsi, ed è chiaro che l’interesse è molto alto: siamo fiduciosi che la stagione che si avvicina sarà un’estate di svolta per il legame tra Romagna e Russia”.

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