RICCIONE. Approvata nella seduta del Consiglio Comunale del 7 marzo la mozione sull’inceneritore relativa ai risultati della ricerca commissionata ad Unimore dai comuni di Riccione e Coriano , presentata dai gruppi consigliari di maggioranza (Lega Nord Riccione, Lista Civica Renata Tosi, Noi Riccionesi, Forza Italia) e dal Movimento 5 Stelle. Hanno preso parte alla votazione i gruppi di maggioranza, il Movimento Cinque Stelli e Patto Civico. Assente il gruppo consigliare del Pd.
Con l’approvazione della mozione il passo successivo dell’amministrazione sarà l’invio di una lettera alla Regione Emilia Romagna, perché nonostante i valori riscontrati dai campionamenti degli ultimi anni abbiano confermato la presenza delle concentrazioni degli inquinanti entro i limiti di legge (previsti dal D.Lgs. 152/06 e successivi aggiornamenti), i dubbi emersi dallo studio del Dipartimento di Scienze e metodi dell’ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno aperto nuovi scenari.
L’Amministrazione Comunale di Riccione chiede ad Arpae, Ausl e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare:
maggiori controlli da parte degli enti predisposti adibiti al controllo (ARPAE) al fine di monitorare in maniera più puntuale e marcata le emissioni del Termovalorizzatore di Coriano potenziando, cosi, anche il progetto “Moniter”;
all’Azienda Unità Sanitaria Locale di consultare gli elenchi delle patologie causanti i decessi, avvenuti nel Comune di Riccione, al fine di verificare le ipotetiche correlazioni tra decessi ed emissioni dei fumi postcombustione;
una sollecitazione per la revisione, al ribasso, dei limiti di concentrazione delle sostanze presenti all’uscita dai camini e un ampliamento del range di campionamento a tutte quelle sostanze ancora attualmente non inserite nello spettro d’interesse dei vincoli ministeriali.