A Rimini per riqualificare il porto bando per il mercato ittico e nautofono

Rimini

RIMINI. I progetti di riqualificazione del porto, il bando per il mercato ittico, il cronoprogramma per l’installazione del nautofono sono stati alcuni degli argomenti all’ordine del giorno dell’incontro avvenuto ieri tra l’amministrazione comunale, rappresentata dalle assessore Anna Montini e Roberta Frisoni, e una delegazione degli operatori della consulta del Porto. Un "confronto positivo", si legge in una nota del Comune, per fare il punto sulle diverse iniziative che interessano l’area portuale, a partire dal progetto di riqualificazione dell’area del molo di levante, l’ingresso della banchina del porto di pesca e il molo del faro i cui lavori inizieranno in aprile. Il progetto, finanziato del bando Flag costa dell’Emilia Romagna per la “qualificazione luoghi di imbarco e sbarco” con 404.000 euro, sarà seguito da un ulteriore progetto di cui una prima versione già redatta dai tecnici del Comune sarà implementata e integrata a seguito dell’ampliamento del limite fissato in ambito regionale per ciascun progetto, che sale a 1,2 milioni di euro. Il nuovo bando è stato pubblicato nei giorni scorsi, con scadenza di presentazione delle domande prevista per la fine di maggio. "Con gli operatori della Consulta del Porto si è quindi deciso di creare un gruppo di lavoro che possa dar modo all’amministrazione di raccogliere ulteriori suggerimenti ed esigenze da parte di chi lavora quotidianamente nell’area".

Per il Molo di levante, il progetto già finanziato prevede la riqualificazione della pavimentazione della banchina e del percorso pedonale sopraelevato in legno, con la totale sostituzione dei parapetti. Per l’ingresso della banchina del Porto, il progetto punta a potenziare la barriera verde e la riqualificazione dell’impianto di illuminazione, con la sostituzione dei punti luce esistenti. L’intervento che interessa l’area del molo del faro prevede invece la realizzazione di una piazzetta pavimentata in pietra e di un nuovo impianto di illuminazione pubblica. E’ inoltre emerso il prossimo intervento con lavori nella struttura del faro vero e proprio, a cura di Mari e Fari.

La consulta del porto ha inoltre sottolineato la necessità di completare l’intervento di messa in sicurezza dell’avamporto, evidenziando come già la prima fase di riqualificazione abbia notevolmente migliorato la fruibilità dell’accesso al portocanale e come il completamento dell’avamporto potrebbe contribuire ad ampliare le zone di ormeggio anche per imbarcazioni di medie-grandi dimensioni.

Nel corso dell’incontro si sono inoltre riepilogati i termini della "proroga al 30 giugno dell’affidamento alla Cooperativa Lavoratori del Mare del servizio pubblico di gestione del mercato ittico all’ingrosso. La gestione del servizio con sede in via fratelli Leurini – che comprende tra le varie attività la direzione del mercato, l’asta, la gestione dei posti di vendita, forniture e vigilanza – era in scadenza il 28 febbraio ed è stata prorogata per dare modo all'amministrazione di procedere, nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza, con la pubblicazione di un avviso volontario per verificare l’esistenza di operatori economici interessati al servizio. Gli operatori potranno presentare le loro proposte fino al 19 marzo attraverso la sezione amministrazione trasparente del sito internet istituzionale".

L’incontro è servito a fare il punto anche sul nautofono pronto a tornare a risuonare grazie proprio al contributo della Consulta del Porto. I tecnici hanno illustrato i prossimi step: terminati i lavori propedeutici, dalla prossima settimana inizieranno i lavori di cablaggio e allaccio elettrico, mentre entro la metà di aprile sarà posizionato il nautofono, seguendo le prescrizioni dalla Marina Militare Comando Zona dei Fari e dei Segnalamenti Marittimi di Venezia che ha dato parere favorevole all’intervento di riattivazione. Dopo le prove e il collaudo, il nautofono tornerà ufficialmente in funzione. “Un ritorno per il quale ringraziamo la Consulta del Porto e tutti gli operatori ad essa associati – sottolinea l’assessora Montini - che hanno donato alla città quello che è più di un semplice dispositivo, ma un pezzo della nostra storia e della nostra identità”.

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