Giulia : «Non associatemi mai a Nicole». Ascesa e caduta delle politiche riminesi

Rimini

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Quando Giulia Sarti, grillina della prima ora, bocciata alle amministrative sia in Comune sia in Regione, approdò alla Camera a 26 anni (grazie ai 372 voti delle parlamentarie in rete e al suggello del voto popolare) nella prima intervista rilasciata al Corriere Romagna fu perentoria: non associatemi mai a Nicole Minetti.

Il paragone ci poteva anche stare, al di là della malizia del cronista: un’altra giovane donna riminese che, dal nulla, si avviava alla carriera politica. Ma lei prese le distanze dalla pupilla berlusconiana, già regina delle cronache rosa, non ancora protagonista di quelle giudiziarie. Una specie di “vade retro” di fronte a un nome che evocava, agli occhi dell’Integerrima, tutto quello che lei combatteva.

Giulia e i brividi

«Mi vengono i brividi – spiegò la futura presidente della Commissione giustizia della Camera con il piglio di chi avrebbe continuato anche negli anni successivi a sbandierare onestà, serietà e trasparenza - Vedere persone raggiungere quei livelli senza motivo fa imbestialire soprattutto le donne. E’ ora di cambiare aria: le competenze in Italia sono un optional».

Giulia e il monolocale

Parlò anche dei soldi da restituire al popolo: «Useremo lo stretto necessario. Mi sono già mossa per trovare l’appartamento: dividerò un monolocale con un’amica per i primi mesi. Poi, però, niente attici, niente cene di sushi da mille euro, niente privilegi. Sarà tutto rendicontato in Internet dove tutti potranno vedere le nostre spese. Vogliamo dare l’esempio».

L’ex studentessa di legge, neo-laureata in Giurisprudenza, nell’anno 2013 aveva dichiarato reddito zero, nel 2014 dichiarò un reddito di 78.229,76 euro, risultando il parlamentare con l’avanzamento più alto in assoluto. Alla fine nella capitale prese un’abitazione da sola, la dotò di un avveniristico impianto di videosorveglianza e di un co-inquilino non pagante al quale affidò, oltre a un pezzettino di cuore anche il token della banca. Prima di allora non aveva mai avuto da gestire in proprio un conto corrente: le conseguenze, un po’ tragiche e un po’ comiche, sono adesso sotto gli occhi di tutti.

E la parola data? Anche quando non aveva abbastanza soldi da versare alla causa, Giulia Sarti voleva dimostrarsi più generosa degli altri “pentastellati” e autorizzava versamenti superiori alle sue possibilità, nella speranza di potere coprire le falle, più avanti.

«Soldi al candidato»

Stando alla versione di Tibusche, perfino a pochi giorni dalla denuncia, lei si raccomandava con lui perché facesse un bonifico da duemila euro da far arrivare («non direttamente, non so perché») alla moglie di un candidato. Tutta gente che adesso, neppure a Rimini, spende una parola per lei. Il Movimento 5Stelle seduce e abbandona: non si può dire che Silvio Berlusconi abbia fatto altrettanto con Nicole Minetti. Il diavolo e l’acquasanta: le labbra dell’ex igienista dentale contro la faccia pulita del “cambiamento”. «Non associatemi a lei».

Rimborsopoli

Non sono neppure paragonabili, in ogni caso, le “rimborsopoli” che hanno visto coinvolte le due donne riminesi. Per le “spese pazze” in consiglio regionale lombardo Minetti è stata condannata in primo grado dai giudici: «Ho restituito tutto, ero in buona fede» è stata la sua giustificazione (parole che suonano familiari, no?). La storia di Giulia Sarti invece non ha alcuna rilevanza penale ed è tutta interna al Movimento 5 stelle: a emettere la sentenza, anticipata dai commenti dei vertici del “partito”, saranno i probiviri “pentastellati”. In caso di espulsione le sarà chiesto di dimettersi e - se lei accetterà di farlo - sarà poi un voto a maggioranza alla Camera a sancire, eventualmente, la fine della sua esperienza politica. Un addio alla politica che, date le premesse, potrebbe risultare «definitivo», esattamente come è stato (lo conferma l’avvocato Paolo Righi) quello di Nicole Minetti che, dee-jay per hobby, «adesso vive tra New York, Ibiza e l’Uruguay e collabora con il compagno nella gestione di ristoranti».

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