«Registro dei tumori e rifiuti più trasparenti»

Rimini

RIMINI. Non si arresta l’offensiva della Provincia nei confronti dell’inceneritore di Raibano. Il presidente Stefano Vitali (Pd) ieri mattina ha fatto proprie le richiese della “galassia” ambientalista. In particolare l’attenzione, come sempre avviene in questi casi, si sposta sulla salute dei cittadini: viene quindi chiesta l’istituzione di un Registro dei tumori per tenere sotto controllo l’incidenza nei lavoratori e negli abitanti. Allo stesso tempo devono essere soggetti terzi a controllare l’impatto sul territorio dell’inceneritore, mentre si chiede la massima trasparenza possibile sui rifiuti speciali che arrivano a Raibano. Addio infine alla terza linea. Il consiglio provinciale è già stato chiamato in causa.

Il fatto. E’ storia dell’anno scorso. Negli ultimi mesi del 2013, Hera ha comunicato alla Provincia un cambiamento di status a carico dell’inceneritore di Coriano grazie al quale l’impianto - nel rispetto di leggi e limiti - potrebbe incrementare la quantità di rifiuti bruciati, fino ad arrivare a importarne anche da fuori regione. E giù polemiche, per farla breve, da parte della Provincia e dei tre Comuni interessati: Coriano, Riccione e Misano. In particolare l’attenzione è stata concentrata sul Piano provinciale dei rifiuti in cui si vieta l’ingresso di rifiuti da fuori regione: l’ultima parola è stata affidata al tribunale.

La novità. Ieri mattina il presidente provinciale ha scritto al Comitato “Ambiente e salute”, sigla che riunisce i soggetti riminesi che si occupano appunto di ambiente e salute. Il Comitato sta sensibilizzando enti locali e opinione pubblica su gestione dei rifiuti, inceneritore e nuovo Piano provinciale.

Faccio la mia parte. Vitali ha ricevuto le proposte alla fine di marzo. E ieri ha offerto il proprio sostegno. «Ritengo doveroso farmi carico, sottoponendole ai soggetti deputati per legge alla loro valutazione, di alcune richieste presenti nel documento».

Come già chiesto dai sindaci e anche in altre parti d’Italia, si chiede la «creazione di un Registro tumori della provincia di Rimini, per la conoscenza dello stato di salute della popolazione riminese, con particolare riguardo agli abitanti e ai lavoratori dei paesi limitrofi all’inceneritore».

Di più. «Affidamento a soggetti terzi, rispetto agli enti istituzionali preposti, dei rilievi e degli studi sulla georeferenzialità indaganti l’impatto dell’inceneritore sull’ambiente».

Vitali sollecita una trasparenza totale. «Controllo certificato dei rifiuti speciali in ingresso all’inceneritore, facilmente documentabile ai cittadini (anche in rete)».

Chi si comporta bene deve anche essere premiato. Si propone quindi la «stipula di accordi a beneficio fiscale con tutti i punti vendita della grande distribuzione sul territorio, per l’attivazione di iniziative concrete e immediate per il riciclo di imballaggi e contenitori». Infine. «Demolizione della terza linea dormiente dell’inceneritore di Raibano».

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