Gnassi: una via o una piazza per gli Arpesella

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Pietro e Marco Arpesella saranno ricordati come meritano. L’appello di Lavinia Arpesella non è rimasto inascoltato e il sindaco Andrea Gnassi ha dato la propria disponibilità: chiederò di prendere subito in considerazione la proposta di dedicare ai due pionieri del turismo, un luogo, una via, una piazza.

L’appello di Lavinia

Allora. Domenica sul “Corriere Romagna”, Lavinia Arpesella ha ricordato la vita straordinaria del nonno Pietro e del papà Marco. Un viaggio nei ricordi che alla fine è diventato un “gentile” atto di accusa: la riviera si è dimenticata di quanto i due “pionieri” hanno fatto per il turismo, quante idee hanno avuto, quante imprese hanno lanciato. E Rimini? Poco o nulla. Nemmeno una piazza o una via. Addirittura Promozione alberghiera l’anno scorso ha festeggiato i 50 anni, ma nessuno ha ricordato Marco Arpesella, colui che nel 1968 fece nascere Pa, organismo che ancora oggi porta a Rimini più di un milione di presenze turistiche. Non parliamo poi dei 110 anni del Grand Hotel, sempre nel 2018. «Non sarebbe stato bello - ha scritto Lavinia Arpesella - ricordare che più di un terzo di quegli anni è stato creato dal lavoro, l’innovazione, la passione e l’imprenditorialità della famiglia Arpesella e dal loro amore per il Grand Hotel?».

«Sarebbe bello - ha scritto infine Lavinia Arpesella - se potessi portare i miei figli e magari i miei nipoti in una strada o in una piazza, o di fronte a una statua, e dire: l’hanno dedicata alla famiglia perché vostro nonno e vostro bisnonno hanno amato e fatto tanto per questa città, con tanta passione».

“Si può fare”

Dal sindaco Andrea Gnassi arriva subito la risposta. «Chiederò alla commissione toponomastica di prendere subito in considerazione questa proposta che - ne sono sicuro - esprime il comune sentire dell’intera comunità riminese».

In pagina è pubblicato l’intero intervento del primo cittadino, vediamo però quali sono i passaggi fondamentali. Fra i grandi meriti di Pietro e Marco Arpesella, Gnassi ricorda la «visione del congressuale per allungare la stagione turistica», così come l’intuizione «dell’associazionismo fra operatori del ricettivo per affrontare le sfide della concorrenza internazionale.

Rimini nel 1994 ha già dedicato a Pietro Arpesella il “Sigismondo d’oro”, la medaglia che si consegna ai figli più illustri. Sono però passati troppi anni da quel lontano 1994, è quindi giunto il momento di compiere un passo in più, dedicando alla memoria di Pietro e Marco Arpesella un «luogo fisico e nei luoghi del nostro turismo, della nostra Marina».

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