Ultimatum a chi nutre i piccioni, il sindaco di Cattolica: "Abbiamo le fotografie"

CATTOLICA. L’ordinanza comunale per multare chi nutre i piccioni o altri volatili, lanciando in strada o nelle piazza briciole di pane o altri scarti, è stata introdotta poco più di un anno fa. Prevede una multa fino a 500 euro per chi non rispetta il divieto. Fino ad oggi, come ha riferito il sindaco Mariano Gennari lunedì sera in consiglio comunale, nessuno è stato sanzionato, «ma ad alcuni residenti abbiamo inviato degli ultimatum – approfondisce il primo cittadino –: abbiamo le fotografie che mostrano in maniera inequivocabile chi è intento a compiere questa attività».

Questa scelta di avvisare i trasgressori prima di sanzionarli, nasce dal fatto che «spesso parliamo di persone sole, anziani, stiamo cercando di convincerli a rendersi conto che non è un’attività salutare, specialmente quando viene svolta nelle vie centrali del commercio, dove magari ci sono anche i dehors, che perdono il loro decoro nel momento in cui vengono ricoperti con gli escrementi dei volatili. E oltretutto c’è un problema sanitario».

Sul problema degli storni, che avevano “martoriato” di guano il cortile della scuola di infanzia Centro di via Corridoni, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Pd Federico Vaccarini, il primo cittadino ha ricordato le varie tecniche utilizzate per cercare di risolvere il problema. Dissuasori sonori, installazioni visive, che però avevano dato scarsi risultati.

«Da metà novembre abbiamo utilizzato dispositivi con differenti timbri sonori. Questo, insieme alla presenza fisica di falchi nell’area interessata, ha provocato un allontanamento immediato degli storni, confermando la risoluzione della criticità evidenziata. Si è sempre provveduto a tenere pulito il suolo dell’area interessata, con l’ausilio di un idropulitrice, oltre ad aver effettuato la pulizia straordinaria del giardino e dell’area di accesso alla scuola».

Per ora «il fenomeno è cessato, ma non possiamo dire che il problema è superato anche per le prossime stagioni autunnali. Stiamo pensando alla sostituzione dei pini con delle essenze caducifoglie, dove gli storni non troverebbero riparo».

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