Rimini, figlio minore sorpreso alla guida, papà questore nei guai per le pressioni

Rimini

RIMINI. «Ve lo chiedo da questore». Avrebbe fatto pressioni su due agenti della polizia stradale per porre riparo alla bravata del figlio, all’epoca dei fatti minorenne, chiudere in modo indolore una vicenda che avrebbe potuto procurargli imbarazzo e evitare di pagare una multa salata. La procura di Rimini ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex vicario della questura di Rimini, Antonio Lauriola, 59 anni (già questore di Pesaro e adesso in servizio a Roma con un incarico al ministero dell’Interno). Il dirigente superiore della polizia di Stato, che respinge l’addebito, rischia il processo per la violazione dell’articolo 319 quater del codice penale (“Induzione indebita a dare o promettere utilità”, una sorta di concussione per induzione). Non risulta che l’indagato abbia offerto qualcosa di concreto in cambio dell’accondiscendenza degli agenti (che non c’è stata): sarà il giudice dell’udienza preliminare a valutare il da farsi.

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