Ludopatie in aumento a Rimini, ogni cittadino si gioca 1.800 euro all’anno
Fate il vostro gioco
Per riflettere sulla tematica che colpisce sempre più famiglie, al Museo della Città, da domani al 17 febbraio, è in programma la mostra interattiva “Fate il nostro gioco”. Si tratta di un vero e proprio casinò ricostruito con tanto di sale giochi, roulette e panno verde, per far capire che il gioco d’azzardo si realizza nel lungo periodo e il caso ha ben poco a che vedere con quello che succederà. Durante una visita guidata di 90 minuti saranno presentati al pubblico e agli studenti gli aspetti matematici ed emotivi che governano il mondo dell’azzardo fornendo una visione consapevole del fenomeno. Sono previsti percorsi specifici per le scuole, che possono richiedere e prenotare le visite.
“Venghino signori venghino”
Tre gli ambienti. Nel primo, al fine di esplorare il concetto di probabilità e il modo in cui prendiamo decisioni in situazioni di incertezza, il pubblico è coinvolto in tre giochi: il celebre gioco delle tre porte di Monty Hall, l’esperimento del cubo di coriandoli e il gioco della probabilità.
Nel secondo, il cuore pulsante dell’intera mostra, le guide si trasformano in croupier per simulare con il pubblico i giochi da casinò e alcuni giochi pubblici d’azzardo. Di ognuno sono illustrati il funzionamento e il margine di guadagno del banco, ma anche le trappole cognitive, volte a farci continuare a giocare nonostante sia sconveniente. Dopo la fase di simulazione i dati raccolti delle giocate (spesa, incasso e vincita) vengono inseriti in un apposito software che aggiorna in tempo reale i grafici del bilancio complessivo verificando che, nel lungo periodo, il bilancio di un giocatore peggiora sempre di più.
Infine, nel terzo ambiente si analizzeranno i dati ufficiali dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Stato sul consumo di azzardo in Italia e i risultati delle ultime indagini epidemiologiche del Cnr, con lo scopo di «stimolare la riflessione e accendere un breve dibattito sulle conseguenze del gioco d’azzardo patologico e sulle possibilità di intervento».