Targa di San Marino e autista italiano, a Rimini prima multa da 712 euro

San Marino

RIMINI. Il primo è stato un cittadino moldavo, sorpreso in via Montescudo alla guida di una vettura immatricolata in Romania. Era dicembre e il Decreto sicurezza cominciava a farsi sentire. Con l’anno nuovo, la Polizia municipale ha colpito di nuovo e questa volta, udite udite, nella rete è finita una Bmw targata San Marino, con al volante un automobilista residente a Rimini dal 1966. Gli fanno compagnia una Twingo tedesca condotta da un catanese e una Peugeot con targa francese guidata da un cittadino di Ravenna. Per tutti 712 euro di contravvenzione. Hanno pagato subito per evitare il sequestro della vettura. Il Decreto sicurezza adesso “concede” 180 giorni per immatricolare l’auto e cambiare la targa da straniera a italiana. Chi risiede in Italia da più di 60 giorni, infatti, non può circolare alla guida di veicoli immatricolati all’estero. Stesso divieto in caso di permanenza della vettura in Italia superiore a un anno, anche se condotta da persona non residente.

“Sì, viaggiare”

Il Decreto sicurezza è in vigore dal 4 dicembre e dedica alcune norme alla circolazione in Italia dei veicoli immatricolati all’estero. Questione diventata subito calda per la vicinanza tra Rimini e l’antica Repubblica. Non a caso il governo sammarinese ha già inviato un paio di note all’esecutivo italiano per fare chiarezza e nel frattempo chiedere la sospensione del divieto, in attesa di un provvedimento specifico dedicato ai “vicini di casa”. I disagi non sono particolarmente lievi. La contravvenzione viaggia da 712 a 2.848 euro. Chi paga subito evita la confisca della vettura. In ogni i caso scattano i 180 giorni necessari per l’immatricolazione in Italia.

A tutta multa

Sempre ieri sul sito del Viminale è stata pubblicata la circolare ministeriale nella quale si possono leggere le prime indicazioni operative successive al Decreto sicurezza, in particolare sulle targhe straniere. Chi sperava in deroghe ad hoc per San Marino è rimasto deluso: sono infatti confermate sia la sanzione sia la confisca delle vetture con targa sammarinese, guidate al di là del confine di Dogana, da cittadini residenti in Italia. Esiste una unica concessione, per la quale sono in «corso approfondimenti» e riguarda i veicoli immatricolati a San Marino, concessi in comodato a un dipendente o collaboratore di una impresa sammarinese, che risiedono in Italia. San Marino non fa parte né dell’Unione europea né dello Spazio economico europeo, condizione che prevederebbe una deroga, in ogni caso è necessario tenere presente - spiega la circolare - l’eventuale portata della norma in relazione agli accordi di buon vicinato tra Italia e San Marino.

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