Divieto di sparare vicino al Marecchia, i cacciatori di Rimini: "Vogliamo il risarcimento"

Rimini

RIMINI. «Di fatto, cacciare sul Marecchia ora ci è impedito. Vogliamo il risarcimento per il mese già pagato per la licenza venatoria che non possiamo sfruttare». Tuona così Nevio Canaletti, il presidente riminese dell’Associazione nazionale libera caccia, esprimendo un disagio condiviso dall’intera categoria dei cacciatori. Disagio generato dall’ordinanza comunale divenuta esecutiva il 5 dicembre scorso, che ha sancito il divieto di caccia a una distanza inferiore di 50 metri dal percorso storico naturalistico lungo il fiume Marecchia. A monte del provvedimento dell’amministrazione, c’è il desiderio di tutelare i cittadini dal rischio di essere “impallinati” mentre si trovano lungo la cosiddetta “pista ciclabile”, come è accaduto al ciclista che il 16 settembre scorso è stato raggiunto da un pallino di caduta sparato da un fucile da caccia.

Tutti i dettagli nell'articolo del Corriere Romagna in edicola.

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