Simulazione di reato, denunciato poliziotto a Rimini

Rimini

RIMINI. Lui, lei, l’altro. Questa volta, il “tipico” triangolo, non ha come minimo comun denominatore l’amore, ma le denunce che i tre protagonisti si stanno facendo, e che hanno generato altrettanti procedimenti seguiti dal sostituto procuratore Davide Ercolani.

I protagonisti

Attori della durissima tenzone che vede come uniche vittime certe, al momento, le due figlie della coppia “scoppiata”, un poliziotto in servizio nel riminese denunciato per minacce e simulazione di reato; un ex marito, che l’uomo in divisa a sua volta ha denunciato per lesioni, colpito da un provvedimento cautelare per maltrattamenti; reato che anche l’ex moglie, secondo il Pm, avrebbe consumato verso l’ex consorte. L’entrata in scena del poliziotto che ha preso la residenza nella casa dell’ex coppia, sarebbe secondo l’ex marito la causa scatenante di tanta acredine nei suoi confronti.

Accuse e contro accuse

Un astio, ha formalizzato in una integrazione di denuncia presentata ai carabinieri prima di Natale, che avrebbe addirittura spinto il poliziotto ad inventarsi un investimento sulle strisce pedonali, al suo passaggio in auto. Il poliziotto, come detto, però per questo episodio l’ha denunciato con tanto di certificato medico. Altro elemento che l’ha spinto a sporgere la nuova denuncia, il fatto che l’ex moglie oltre ad impedirgli di vedere regolarmente le figlie, non renderebbe possibile neppure i contatti telefonici. Una possibilità che gli è stata data dalla giudice Benedetta Vitolo, a seguito dell’interrogatorio di garanzia cui l’uomo è stato sottoposto dopo la notifica dell’ordinanza cautelare per maltrattamenti: deve stare ad almeno 500 metri dalla casa della ex . «I tabulati – ha verbalizzato – potranno dimostrare che io chiamo il loro cellulare quotidianamente, ma nessuno risponde». Ordine di allontanamento chiesto dal Pm, dopo aver esaminato le dettagliate accuse fatte dalla donna, che aveva denunciato di essere oggetto di pedinamenti, appostamenti sotto casa, davanti alla palestra e di minacce, scritte e verbali, proferite dall’ex marito. Padre che oltre a terrorizzare le figlie non avrebbe rispettato gli obblighi di mantenimento imposti dal tribunale. Accusa anche questa, ha ribadito ai carabinieri l’uomo, facilmente smontabile. «Gli screzi che ci sono e hanno portato ad aprire contenziosi onerosissimi, sono legati solo a spese straordinarie non concordate». I tre protagonisti sono assistiti dagli avvocati Stefano Caroli (l’ex marito), Sabrina Pronti (l’ex moglie), Matteo Casali (il poliziotto). I coniugi hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini.

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