«Elezione M5S, troppo brevi e non attivisti in lista»

Rimini

RIMINI. «Troppo poco tempo per votare e troppo poco controllo su chi si candida: le regole vanno cambiate, così non va bene». Marco Affronte, candidato alle Europee per i grillini, non ha gradito il sistema con cui il Movimento 5 Stelle sta scegliendo le persone da fare arrivare a Strasburgo. Lo chiarisce precisando che «si tratta di un malessere diffuso, basta dare un'occhiata anche in Internet, anche se io parlo a nome mio e confermo: bisogna apportare delle migliorie e su questo credo che in tanti saranno d'accordo». Affronte va dritto al sodo e spiega che le votazioni per scegliere i candidati grillini alle Europee, che si sono svolte online lunedì, «sono durate solo poche ore: dalle 10 alle 21, poi mi sembra che sono andate avanti anche per alcune ore nella mattinata del giorno dopo alcune lamentele, ma si tratta sempre di pochissimo tempo». Il biologo riminese ricorda infatti che «bisognava scegliere il proprio candidato in base al curriculum e di questi ce n’erano oltre 300: così non c’era il tempo nemmeno di leggerli». Alla fine in Emilia Romagna, con 193 voti l’ha spuntata Silvia Piccinini, giovane bolognese che dalla sua ha avuto un bacino di elettori superiori a chi ha tentato l’elezione da Rimini. «Anche questo è un problema - conferma Affronte -. In realtà come Rimini siamo penalizzati con questo metodo online. E poi serve intervenire su un altro aspetto: evitare candidati mai visti nel Movimento». Affronte non ha intenzione di sollevare polemiche, ma certo «alcuni nomi tra i 27 di Rimini non sono persone che ho mai visto: diciamo che una decina circa di loro era composta non da attivisti ma persone spuntate non so da dove». Quindi? «Serve cambiare - conclude - il rischio di trovare persone che salgono sul treno all’ultimo è alto. E anche loro dovrebbero farsi un esame di coscienza».

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