Violenza di Capodanno a Rimini, si cerca un conducente con i capelli brizzolati
La ragazza, che si esprime prevalentemente in francese, ha fornito finora un racconto confuso dei fatti, privo di elementi utili all’identificazione dell’aggressore. La speranza è che la nebbia che avvolge il ricordo di quei momenti sia temporanea. E che con il passare delle ore riesca a essere più precisa.
La studentessa non è neppure in grado di specificare il tipo di violenza subita, se si sia trattato di un rapporto completo oppure no. Oltre allo choc deve fare i conti con qualche bicchiere di troppo. «Era un uomo, penso italiano, brizzolato. Guidava un minivan bianco». Un modello simile a quelli in servizio per trasportare le persone alla festa. Non è molto: i carabinieri, che indagano sull’episodio, avrebbero bisogno di qualcosa di più per fare un passo avanti nelle indagini. Nel frattempo hanno acquisito le immagini di alcune telecamere di sorveglianza all’uscita e nelle immediate vicinanze del palazzetto Rds. È lì che la ragazza ha accettato l’aiuto dello sconosciuto: lui si è offerto di accompagnarla fino all’albergo dove lei sperava di raggiungere le amiche perse di vista tra la folla. Invece si è fermato in un luogo appartato per abusare di lei, anche se non è chiaro come, e poi scaricarla in strada. Una volta in albergo la ragazza si è fatta una doccia e ha atteso la pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri. Accompagnata in ospedale, ha pianto a dirotto davanti ai medici del pronto soccorso: spaventata, in preda all’ansia, e per niente a suo agio anche per l’imbarazzo di doversi spogliare. Nel certificato medico non si fa riferimento a lesioni evidenti.