Rimini, via il permesso di soggiorno al nonno in cella per stupro

Rimini

RIMINI. Quando avrà saldato il suo debito con la giustizia, verrà cacciato dall’Italia il 68enne cittadino sudamericano, arrestato questa settimana per violenza sessuale aggravata continuata. I poliziotti dell’ufficio Immigrazione, infatti, gli hanno notificargli in cella, la revoca del permesso di soggiorno. Dietro le sbarre lo hanno mandato cinque nipoti che lo accusano di averle stuprate per anni. La cattura è stata disposta dalla giudice Benedetta Vitolo, su richiesta del Pm Davide Ercolani.

Detenzione a fine di spaccio di stupefacenti. Con queste accuse venerdì pomeriggio gli agenti del 113, hanno arrestato un 27enne di nazionalità marocchina. Il ragazzo, alla vista della Volante, mentre stava confabulando con alcuni ragazzi all’incrocio tra le vie Roma e Tonti, si è nascosto dietro ad un Suv. Un 18enne del gruppetto di tre giovani, residente a Cattolica, riferiva che quando sono intervenuti, stava acquistando una dose da 10 euro di hashish. Stanato dal suo nascondiglio, nelle tasche del giovane nordafricano gli agenti hanno trovato un frammento di sostanza di colore marrone avvolta da cellophane trasparente, oltre a tre banconote piegate in più parti per un totale di trentacinque euro.

Ieri mattina, dopo la convalida dell’arresto, il giovane è stato condannato a sei mesi di reclusione da scontare interamente a causa dei numerosi precedenti. Dopo la lettura della sentenza, è stato quindi rinchiuso nel carcere dei Casetti.

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