“Rapina” un berretto ai rivali a Rimini: ma la zuffa è per motivi politici

Rimini

RIMINI. Si scaglia contro due fratelli di 24 e 21 anni e tenta di strappare via dalla testa di uno di loro il berretto che indossa. Un trentenne riminese è stato denunciato con l’accusa provvisoria di rapina, ma i successivi accertamenti dei carabinieri fanno pensare che dietro alla zuffa ci sia una rivalità politica e non l’improvviso interesse per il cappello altrui. È emerso infatti che i due fratelli sono simpatizzanti di Forza Nuova e l’altro un frequentatore di centri sociali e manifestazioni legate all’estrema sinistra. I fatti sono accaduti nella notte tra venerdì e sabato in via Dario Campana. La pattuglia del nucleo radiomobile di Rimini si è fermata per impedire l’esibizione di uno striscione all’altezza della rotonda, a due passi da Casa Madiba (punto di riferimento per alcuni “antagonisti”) da parte di un gruppo di forzanovisti. L’attenzione dei militari, però, a un certo punto si è rivolta alla zuffa scoppiata a un centinaio di metri di distanza, in apparenza scollegata dalla politica. «Ci ha aggredito: mi ha strappato il berretto dalla testa e cercava di scappare» ha detto uno dei fratelli. L’altro gli dava del bugiardo e continuava a offenderlo. Sarà ora il magistrato a interpretare la situazione. Di certo i due ragazzi erano dello stesso gruppo di quelli con gli striscioni: un paio di loro sono andati in caserma per chiedere informazioni e stati identificati a loro volta. Si moltiplicano casi di scintille tra giovani di idee opposte: provocazioni, scaramucce, con il decisivo intervento dei carabinieri per evitare guai più seri.

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