Cattolica, “scambista” geloso in manette. La ex "Non sarei mai dovuta tornare con lui"

Cattolica

RIMINI. Le ha stretto il viso tra le mani, mentre si trovavano faccia a faccia, immersi nella vasca idromassaggi del locale per “scambisti”, ma il suo non era un gesto affettuoso. Il morso all’orecchio destro affibbiato alla fidanzata è stato così selvaggio da fare impallidire quello del pugile Tyson ai danni dell’avversario su un ring di Las Vegas più di venti anni fa. In quel caso Holyfield perse un lembo di cartilagine: il macellaio eugubino finito in manette domenica per lesioni personali gravissime le ha staccato più di mezzo padiglione auricolare. Ieri ad Assisi lei si è sottoposta a un primo intervento “preparatorio” di chirurgia plastica. La donna è sotto choc, né è stata in grado di spiegare a carabinieri della Tenenza di Cattolica la ragione dell’aggressione se non «una generica e immotivata gelosia» - come si legge nel capo d’imputazione - «mero pretesto per sfogare i suoi impulsi violenti». Il 31enne sottoposto a fermo di polizia da parte degli uomini del tenente Antonino Miserendino (dopo il fatto si era fatto venire a prendere dai familiari ed era tornato a Gubbio) potrà “spiegare” oggi il motivo scatenante della sua rabbia nel corso dell’udienza di convalida, davanti al Gip del Tribunale di Rimini Benedetta Vitolo (è difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli). Si è trattato di uno sguardo? Di un atteggiamento che non gli è andato giù? Oppure un vecchio risentimento tornato improvvisamente a galla tra gli arredi holliwoodiani del trasgressivo club di Saludecio, l’ultimo posto al mondo dove ci si aspetterebbe una scenata di gelosia? Il pubblico ministero Luca Bertuzzi, che contesta all’accusato anche l’aggravante dei futili motivi, nel chiedere la misura della custodia cautelare in carcere fa riferimento anche agli atti persecutori subiti dalla donna che gli erano costati una denuncia per stalking. Lei poi, come accade troppo spesso, lo aveva perdonato. Una cosa però adesso le è chiara, lo ribadisce dal suo letto d’ospedale: «Non sarei mai dovuta tornare con lui».

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