Rimini, dagli animalisti commenti “bestiali”, due nei guai per le offese a Gessica Notaro

Rimini

RIMINI. Non saranno ricordati come nobili ambasciatori della sacrosanta battaglia per i diritti delle foche e dei delfini, i fanatici animalisti che attaccarono pesantemente Gessica Notaro su “Facebook” all’indomani della definitiva chiusura del delfinario.

La donna, bersagliata da ironie e insulti, ai loro occhi era “colpevole” di essersi rammaricata della perdita del lavoro e di avere espresso il proprio dispiacere per il distacco “forzato” dai suoi amici acquatici. Uno semplice sfogo che risale all’estate 2017. Ma tanto era bastato per dare la stura a commenti “bestiali” all’insegna della più ottusa intransigenza.

Chiamando in causa la tragica vicenda dello sfregio, in nome di un malinteso amore per gli animali, c’era chi l’aveva paragonata al suo aggressore, chi aveva apertamente preso le parti dell’ex fidanzato e chi, infine, l’aveva volgarmente offesa arrivando a definirla “la donna ciclope”.

A rischiare di pagare per tutte quelle parole fuori posto sono due utenti del diffuso social network, non i più sguaiati, ma semplicemente gli unici che è stato possibile identificare compiutamente - non solo con nome e cognome -, ma anche attraverso l’indirizzo Ip (identifica il computer): per il sospetto di diffamazione aggravata (reato per il quale i due rischiano la richiesta di rinvio a giudizio) Facebook non collabora con l’autorità giudiziaria.

Per tutti gli altri il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini Lucio Ardigò ha disposto l’archiviazione, così come da inevitabile richiesta della procura, nonostante l’opposizione dell’avvocato di parte civile Alberto Alessi.

«Come se non bastasse eccomi qua - aveva scritto Gessica sulla sua pagina Facebook - A dover dire addio ai miei piccoli per colpa della burocrazia e per colpa di chi vi sta al vertice, che probabilmente prendendo la decisione di fare chiudere per sempre l’Acquario di Rimini non ha considerato il fatto che dietro a questa struttura c’è un’anima, un cuore. Ed il cuore e la passione che io e miei colleghi ci abbiamo messo tutti i giorni nel prenderci cura di questi animali è buttata nella spazzatura... insieme ai sacrifici fatti fin’ora e al legame instaurato con i nostri cuccioli».

«Buddy e Morgan - aveva aggiunto la riminese riferendosi a due leoni marini - erano la mia forza, il mio nuovo inizio. Ed ora perdendo loro ho perso tutto. Di nuovo». Gli avvocati Alberto e Fiorenzo Alessi per mettere un freno alla spietatezza dei commenti avevano presentato la querela. Gessica l’aveva ritirata solo nei confronti di una ragazza che si era pentita di avere esagerato e le aveva chiesto scusa sempre su Facebook.

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