Lotta alla prostituzione su strada a Rimini: torna l’arresto fino a tre mesi

Rimini

RIMINI. La lotta alla prostituzione su strada mette di nuovo in campo la possibilità per il cliente di finire in manette. Dopo la “pausa” estiva, il Comune sta preparando nuovamente l’ordinanza contingibile e urgente nella quale è prevista l’applicazione dell’articolo 650 del Codice penale e quindi l’arresto fino a tre mesi. L’annuncio è stato dato al termine di una operazione contro il sesso a pagamento.

La febbre del martedì

Allora. Sono quattro i verbali elevati dalla polizia municipale nell’ambito dei controlli a contrasto della prostituzione su strada condotti nella serata di martedì. La pattuglia impegnata nella zona di Rimini Sud ha notato un automobilista e una donna intenti a contrattare una prestazione a pagamento. Dopo essere saliti in auto li hanno seguiti fino a davanti all’albergo, dove gli agenti li hanno identificati ed è scattata la sanzione per la violazione dell’articolo 32 del regolamento di polizia urbana, che punisce con ammenda da 500 a 3mila euro (mille euro sanzione ridotta) chi esercita la domanda di prestazioni sessuali a pagamento condotta a bordo di veicoli circolanti sulla via pubblica. Subito dopo avere identificato cliente e prostituta, sul posto è arrivata un’altra auto, che presentava la stessa situazione. A seguito dei controlli sono state elevate altre due sanzioni, portando a quattro i verbali redatti in poche ore.

Controlli a tappeto

«Questi servizi non sono azioni isolate, ma sono inserite all’interno di una specifica azione di contrasto al fenomeno che utilizza ogni possibile strumento – è il commento dell’amministrazione comunale –. A breve infatti sarà pronta per la pubblicazione la nuova ordinanza contingibile e urgente, che fa divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. L’ordinanza prevede l’applicazione dell’articolo 650 del Codice penale, che mette in campo anche l’arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro. Si tratta di un atto che ricalca e estende le disposizioni precedenti che hanno riconsegnato buoni risultati e che dunque il Comune vuole riproporre con l’obiettivo di cercare, con i mezzi a disposizione, di prevenire e contrastare lo sfruttamento della prostituzione e la tratta di persone».

L’ordinanza con possibilità di arresto era stata varata circa un anno fa e appena dopo 48 ore, il primo a finire nella rete fu un giovane ucraino residente nella provincia di Rimini. Gli agenti lo avevano seguito dopo che aveva fatto salire in auto una prostituta incontrata in viale Principe di Piemonte.

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