Vandali in centro a Rimini, nuove telecamere. Le suore: "In chiesa con i vetri blindati"

Rimini

RIMINI. All’ennesima spaccata ricevuta dai vandali alle vetrate della porta di ingresso della chiesa in piazzetta San Bernardino, a pochi metri da piazza Tre Martiri, le suore hanno deciso di provare a mettere un punto: «Posizioneremo in questi giorni i vetri blindati, resistenti agli sfondamenti, sono costati più di mille euro e ce li ha pagati il Fai, Fondo ambiente italiano». Lo spiega la madre superiore del convento delle Clarisse, dove da tre anni chiedevano all’amministrazione comunale di «installare una videosorveglianza in questa porzione di città». E finalmente le telecamere sono arrivate pochi giorni fa. La prima, una semisfera installata proprio in piazzetta San Bernardino, ha una visione a 360 gradi capace di coprire l’intera area attorno all’ingresso della chiesa.

Visione a incrocio nei vicoli

Le altre due, a “cannocchiale”, come era stato anticipato un anno fa dall’assessore alla Polizia municipale, Jamil Sadegholvaad, sono state posizionate a incrocio nel vicolo San Bernardino, in modo da avere la visione fino a via Garibaldi e fino alla stessa piazzetta. Si tratta di apparecchiature collegate con la centrale operativa della polizia municipale e quindi in grado di permettere un pronto intervento nel caso di necessità. Uno strumento, questo delle telecamere, che si aggiunge anche ai controlli sul posto che dal Comune continueranno a effettuare con gli agenti, in particolare nei fine settimane, quando il problema degli atti vandalici si acuisce. Dal convento chiariscono che «la situazione è leggermente migliorata da quando c’è stato il caso delle due ragazzine trovate a un passo dal come etilico: la presenza di vandali, alcol e risse è lievemente diminuita».

Giovani e alcolici

Ma è di certo, «ancora troppo presto per capire se la nuova presenza della videosorveglianza», continuano dal convento, «avrà degli effetti concreti nei confronti di persone, molte giovanissime, che quando bevono non capiscono nulla e hanno atteggiamenti animaleschi». In attesa di capire se ci saranno dei miglioramenti con il nuovo “grande fratello”, ci sono anche numerosi commercianti e residenti di questa porzione del rione Montecavallo, come spiega il titolare dell’attività a “A fior di pelle”, in via Bertola: «Vediamo quali saranno i risultati. Noi chiediamo di non essere abbandonati a noi stessi e di mantenere alta l’attenzione da parte di forze dell’ordine e amministrazione comunale, perché sottovalutare il problema del degrado, degli atti vandalici, dell’alcol, delle risse e dello spaccio è molto pericoloso per tutta la città».

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