Finta dottoressa truffa pensionata a Riccione ma viene identificata e arrestata

Riccione

RICCIONE. Finta dottoressa finisce in manette dopo avere raggirato una pensionata: dopo aver carpito la sua fiducia le ha rubato una collana del valore di duemila euro. I fatti risalgono a giugno e sono avvenuti a Riccione. La donna (S.C. le sue iniziali. 41 anni), dopo le indagini dei carabinieri, è stata identificata e individuata a Bologna, città nella quale risiede da anni. I militari dell’Arma le hanno notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini. È sospettata di essere l’autrice del singolare furto messo a segno ai danni di una signora riccionese di 71 anni.

Un giorno l’ha intercettata vicino a casa e si è presentata, fingendo di essere la sostituta del suo medico di base, impossibilitato a lavorare in quei giorni «per motivi personali». La falsa dottoressa era piuttosto informata sui guai fisici della riccionese o forse ha fatto solo finta di essere a conoscenza dei suoi problemi per guadagnarne la fiducia. Al momento di congedarsi, così, l’ha abbracciata calorosamente. In realtà era solo un pretesto per portarle via la collana d’oro. Quando la derubata si è accorta del furto, la ladra era già lontana. I carabinieri di Riccione, però, grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza, sono riusciti a risalire all’auto, una Fiat Panda di colore giallo, con la quale ha lasciato la città. Di lì sono arrivati alla sua identità.

Altri episodi analoghi si sono registrati, nelle scorse settimane. Sono in corso degli accertamenti per valutare se la “falsa” dottoressa fermata a Bologna possa aver messo a segno altri colpi. In un episodio di qualche tempo fa è stata una coppia, un uomo e una donna qualificatisi come assistenti del medico di base, a raggirare una pensionata di ottanta anni. I balordi hanno raccontato di essere collaboratori del dottore, indisposto, pronti a leggere per suo conto le ultimi analisi mediche. La pensionata, senza sospettare di loro, li ha fatti entrare in casa e si è sottoposta di buon grado a una breve visita medica da parte della dottoressa. Il complice nel frattempo le ha svuotato i cassetti di monili e preziosi. Solo quando si è ritrovata da sola, la signora si è resa conto di essere stata ingannata. La decrizione che lei ha dato dei truffatori? Entrambi robusti, non tanto alti. E anche «molto gentili».

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