Si calano come ninja dai lucernai, svaligiati tre negozi a Rimini

Rimini

RIMINI. Si sono calati con le funi dal lucernaio, come guerrieri ninja, e poi hanno espugnato tre negozi del centro commerciale I Malatesta. Tra i trenta e i 40mila euro, stando alle prime stime approssimative, il valore della merce che ha preso il volo: smartphone, tablet, video games, oltre a una manciata di banconote, contanti prelevati dai fondo cassa.

In azione professionisti

Brutto scherzetto di Halloween quello fatto nella notte tra martedì e mercoledì dai ladri, che hanno preso di mira le tre attività che si trovano una di fianco all’altra: Wind, il negozio d’abbigliamento Malcom e Game stop, specializzato nella vendita di video games, consolle e materiale di telefonia.

Un negozio molto ambito: a Le Befane, addirittura, i ladri per svaligiarlo, sono entrati nella galleria con un’auto che poi hanno usato come ariete per far saltare la saracinesca. Troppo importanti, invece, devono essere apparse ai ladri le difese passive dell’Unieuro: non sono entrati.

Danni e bottino

Il fondo cassa, stando al primo inventario, sarebbe invece l’unico danno patito dal negozio di abbigliamento; i registratori di cassa sono stati svuotati anche alla Wind e a Game stop. Quante persone sono entrate in azione, lo stanno accertando i carabinieri che hanno già acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza. Il furto è stato scoperto solo ieri mattina alla riapertura del centro commerciale. Nessun sistema d’allarme è suonato, nonostante i malviventi per andarsene siano stati costretti ad aprire una uscita di sicurezza, in teoria “protetta” da qualche sirena per bloccare i taccheggiatori.

I precedenti

L’ultimo maxi furto di telefonia mobile è avvenuto a ridosso delle festività natalizie lo scorso anno. Obiettivo l’Apple store del centro commerciale Le Befane. Quella notte una banda composta da almeno cinque persone, ha usato un “Suv” come ariete per aprirsi una breccia sul retro, entrare e saccheggiare il negozio. In tutta fretta hanno fatto razzia di telefonini, tablet e altri oggetti di elettronica griffati con la mela per un valore di circa centomila euro di valore.

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