Rimini, criminologa querela, gli avvocati di Tavares rischiano il processo

Rimini

RIMINI. Gli avvocati Riccardo Luzi e Alessandro Pinzari, difensori di Edson Tavares l’uomo condannato in primo grado per aver perseguitato e sfregiato con l’acido Gessica Notaro, rischiano di finire a loro volta a processo con l’accusa di diffamazione.

A querelare entrambi, già identificati dai carabinieri, è stata la criminologa, psicologa e opinionista televisiva Roberta Bruzzone, assistita dall’avvocato Maria Cristina Ciace. La professionista si è ritenuta offesa da alcune considerazioni contenute nella lettera che i due legali la scorsa primavera indirizzarono al ministro della Giustizia, all’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, alla Commissione di vigilanza Rai, al Garante regionale dei detenuti e alla camera penale della Romagna per protestare riguardo ai contenuti della trasmissione “Ballando con le stelle” con particolare riferimento alla puntata del 7 aprile. Stralci della lettera furono letti in televisione.

Gli avvocati Luzi e Pinzari ritenevano «illegittimo» che «la televisione pubblica potesse «consentire la denigrazione di una parte processuale in una vicenda giudiziaria ancora incerta, tutta da dibattere ed ancora non definita, dandone per certa invece la sua colpevolezza». Nel farlo avevano però stigmatizzano anche «l’atteggiamento di alcuni personaggi pubblici» intervenuti in trasmissione, come, appunto, Roberta Bruzzone. I termini utilizzati, o quantomeno quelli riferiti nel corso della trasmissione, non erano piaciuti alla criminologa che si era sentita diffamata e aveva annunciato, tramite il proprio legale, l’iniziativa che poi ha intrapreso. La sortita pubblica degli avvocati, sempre tranquilli e rispettosi durante i processi, aveva lo scopo di ribadire il principio della presunzione di innocenza, fondamentale in uno stato di diritto. «Nessun commento sulla vicenda: - spiega l’avvocato Luzi - la giustizia faccia sul suo corso. Siamo concentrati sul processo Tavares. svolgiamo solo la nostra professione sperando di farlo al meglio». L’udienza davanti alla Corte d’appello è fissata per il 15 novembre prossimo. I giudici decideranno sulla richiesta dei difensori di riunire i due procedimenti per i quali l’imputato è stato condannato in primo grado (dieci anni per lo sfregio, otto per stalking). Un’ipotesi avversata dai legali che assistono Gessica Notaro, avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi.

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