Caos sui passi carrai , a Rimini slittano i pagamenti, a Riccione per i furbetti il Comune vuole gli arretrati

Riccione

RIMINI. Caos passi carrai, il Comune di Rimini corre ai ripari e fa slittare il termine di pagamento della tassa. Lo ha annunciato l’assessore all’Urbanistica, Roberta Frisoni, spiegando che «per consentire un migliore deflusso delle richieste di informazione e delle procedure di pagamento ed evitare l’affollarsi agli sportelli in prossimità delle scadenze, proporrò subito al Consiglio comunale lo spostamento dei termini fissati per il versamento del canone sui passi carrai, dal 31 ottobre a venerdì 30 novembre 2018».

Il potenziamento

La modifica diventerà esecutiva dopo l’approvazione del Consiglio. L’amministrazione, insomma, interviene il giorno dopo la polemica sollevata dal consigliere comunale di opposizione di Rinascita Civica, Mario Erbetta, che ha accusato Palazzo Garampi di «avere inviato i bollettini di pagamento tutti insieme e all’ultimo minuto». L’esponente di minoranza ha anche lamentato che «non si possono oggi gestire degli uffici in questo modo e non prevedere i maggiori flussi in determinate situazioni». E anche su questo versante, il Comune ha deciso di intervenire: oltre allo slittamento del termine dei pagamenti, «verrà potenziata immediatamente l’attività di sportello degli uffici» che da oggi osserveranno i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30; martedì e giovedì dalle 14.30 alle 17.30.

Il precedente della Tari

L’assessora, riferendosi alle parole di Erbetta le aveva definite «un attacco strumentale», ma allo stesso tempo aveva già anticipato: «Se ci sono questioni da poter migliorare siamo pronti a farlo». E così è stato fatto. Si tratta quindi di un’operazione analoga a quella fatta da Palazzo Garampi nel luglio del 2015, quando il Comune aveva optato per la proroga dei pagamenti della Tari per ovviare al pasticcio della consegna dei bollettini, che erano arrivati in alcune case di riminesi il 25 giugno, con scadenza di pagamento entro i successivi cinque giorni.

Riccione pensa a mano pesante

Per i “furbetti” del passo carraio, che finora non pagavano il canone, a Riccione invece si pensa a sanzioni salate chiedendo gli arretrati. «Stiamo pensando se applicare la retroattività di 5 anni prevista per legge», anticipa la sindaca Renata Tosi.

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