Ritira i risparmi e li nasconde in garage. Un incendio manda il denaro in fumo

Rimini

RICCIONE. Ritira i risparmi alle poste all’insaputa dei familiari, li nasconde in un’intercapedine del garage, ma rischia di perdere tutto nell’incendio accidentale della sua abitazione. Dire che i soldi del pensionato ultraottantenne riccionese, protagonista della disavventura, sono andati in “fumo” non è una metafora di quelle che si ascoltano durante il telegiornale. A “bruciare” i suoi risparmi, infatti, non è stato un brusco calo della Borsa, ma proprio le fiamme vive sprigionate dal rogo che si è sviluppato, qualche settimana fa, al pianterreno della casa nella quale abita, nella zona di Riccione paese, a partire da un probabile corto circuito. Ha perso la metà dei ventimila euro che riteneva di aver messo al sicuro: l’altra metà l’ha recuperata grazie alla Banca d’Italia che gli ha sostituito le banconote danneggiate, ma comunque “riconoscibili”.

Vigili del fuoco stupiti

I vigili del fuoco sono accorsi per l’intervento. Sembrava uno come tanti, almeno fino a quando si sono ritrovati davanti alle banconote bruciacchiate, spuntate dal nulla. Una sorpresa anche per i parenti del pensionato. Più lungimirante di un consulente finanziario, prima ancora dell’innalzamento dello spread, del declassamento di Moody’s e della bocciatura del Def da parte dell’Europa, aveva deciso di mettere al sicuro i soldi a casa, invece di rivolgersi a una banca. Scartata la vecchia idea del materasso, li ha nascosti in garage. Non è stata una buona idea.

La realtà imita le fake news

La vicenda dimostra come a volte sia la realtà a imitare le “fake news”. La rete è piena infatti di “bufale” acchiappaclic che raccontano di pensionati e soldi. Notizie false, ma a volte riprese anche da qualche giornale o dai notiziari televisivi. Si tratta di improvvisi e rocamboleschi ritrovamenti di vecchie lire in soffitte, involucri, damigiane, orti di campagna, anfratti di ogni tipo. Da parte di centenarie, precarie, mamme di tre gemelli. “Perle” riguardanti antichi buoni postali e titoli di Stato da rivalutare o nonnine che lasciano in eredità un tesoro alle badanti. Stavolta però è tutto vero.

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