«Viagra, vent’anni e non sentirli»

Rimini

RIMINI. «Cosa significa Viagra nella mia esperienza di medico? Che la sua commercializzazione, 20 anni fa, ha permesso a migliaia di persone di prendere coscienza dei problemi legati alla sessualità. Adesso parlarne ad un medico non è più un tabù. Questo ha permesso di restituire serenità a molte coppie e salvare tanti matrimoni». Sono le considerazioni non di un “osservatore” qualunque.

A parlare è il dottor Pasquale Scarano, andrologo dell’ospedale Infermi di Rimini che questo compleanno lo ricorda molto bene, anche per essere stato uno degli specialisti chiamato a testare su un campione che andava dai 18enni ai 65enni il Cialis, primo “concorrente” della “pillola blu”.

Una vera rivoluzione...

«Un tempo ci volevano anni a un uomo per fargli esporre il problema di cui soffriva. Adesso basta che si parli di prostata, e spesso arriva la domanda “ma per lui si può fare qualcosa?”. A me piace molto questo nuovo modo di relazionarsi, perché vuol dire che la società ha cambiato anche il modo di vedere questo tipo di problema».

Chi si rivolge all’andrologo?

«La fascia di età va dai 45 anni in su. La gente ha infatti capito che la sessualità è una parte fondamentale della propria vita relazionale. Ecco perché adesso spesso vengono accompagnati alle visite da fidanzate e mogli, una cosa impensabile una volta. I nuovi pazienti sono anche più consapevoli di avere un problema. Chi viene da me spesso ha già fatto uso grazie ad un amico di Viagra o Cialis, e non avendo i risultati desiderati chiede aiuto».

Anche i giovani ne fanno uso...

«Sono pochi i ragazzi che si rivolgono a me; e solitamente lo fanno per far fronte a deficit di tipo ansiogeno. Il problema nel loro caso è un altro e si chiama malattie infettive trasmesse sessualmente che spesso ne compromettono la possibilità di avere figli. Di questi, purtroppo, ne vedo tantissimi».

Le statistiche ci dicono che Rimini è la prima città in Italia con il più alto consumo di Viagra. Il motivo?

«Rimini è una città con tanti turisti. Molti lo acquistano qui perché sono in vacanza e in vacanza si fa meglio l’amore rispetto a casa. Non a caso noi medici spesso suggeriamo di staccare la spina se c’è qualche problema di carattere psico organico».

Quindi non c’è un abuso?

«Di sicuro non possiamo dire che tutti i riminesi sono impotenti. Ai romagnoli però piace fare l’amore. E il Viagra ha dato la possibilità di godere della propria sessualità anche in età avanzata. Così tra i consumatori ci sono pure quelli che chiamo i miei “ragazzini” di 75/80 anni che hanno voglia di fare ancora bella figura, quello sì. Perché qui da noi si sta bene, si vive bene. In Romagna, per esempio, c’è l’amore per il ballo a tutte le età e quando qualcuno non riesce a concludere, soffre di un momento di frustrazione. Ecco allora che una pillola gli restituisce serenità. E da due anni, con l’arrivo dei generici, anche l’anziano che ha la sua pensioncina e vuole fare bella figura, lo può acquistare senza avere troppi problemi».

Il supermercato internet?

«La mia esperienza mi porta a pensare che c’è purtroppo anche tanto acquisto on line».

E in Rete cosa si compra?

«La Pfizer, la casa farmaceutica che ha lanciato il Viagra, ha fatto diversi esami su campioni di prodotto commercializzati dai paese più disparati. Nelle pasticche hanno trovato tracce di sostanze che non hanno nulla a che vedere con Viagra e Cialis, parliamo di arsenico, per esempio».

Differenze tra Viagra e Cialis?

«Il Viagra è un farmaco on demand: ho una compagna voglio rendere al meglio, lo prendo 30 minuti prima del convegno amoroso. Adesso, addirittura, c’è il “francobollo dell’amore” da mettere sotto la lingua e in 10 minuti... Il Cialis, invece, ha una funzione terapeutica, soprattutto per pazienti sottoposti a interventi chirurgici, chemioterapia, che da tempo non hanno rapporti sessuali. È più armonico con la coppia, si sposa di più con l’obiettivo relazione. Una cosa è certa: Viagra o Cialis, comunque, nel 90 per cento dei casi, hanno restituito serenità a coppie in grave crisi, che una volta si rivolgevano e cercavano soluzione nei loro problemi dagli psicologi».

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